Recensione: Tinder di Sally Gardner

Creato il 29 dicembre 2015 da Erika @erika_zini

E’ passato un po’ di tempo dalla sua uscita ma appena posato lo sguardo su Tinder (Rizzoli) me ne sono innamorata e ho promesso di leggerlo per voi. Ebbene, Sally Gardner in questo strano (in senso positivo) volume ha ripreso e trasformato la fiaba di Hans Christian Andersen, nota come L’acciarino magico, in una nuova avventura dal sapore agro dolce, velata di mistero e dalle sfumature oniriche mantenendo saldi solo alcuni punti della storia originaria e aggiungendo le inquietanti illustrazioni (tutte nei colori del nero, del bianco e del rosso) di David Roberts.

Qui di seguito trovate le mie impressioni su questo libro e un breve audio con un estratto del libro. L’idea me la data The Guardian che nella quarta di copertina recita “Leggetelo a voce alta, meglio se a lume di candela. E’ una meraviglia.”. Poi, fatemi sapere cosa ne pensate!

Ferito in battaglia, il giovane Otto volta le spalle alla Morte, e viene soccorso da un misterioso indovino, che gli regala sei dadi magici, e gli predice l’incontro con l’amore della sua vita. Grazie a un misterioso e potente acciarino, quelle parole sembrano avverarsi, ma ogni desiderio ha un prezzo… Ispirato a L’acciarino magico di Hans Christian Andersen, Tinder non è solo una fiaba dark per Giovani adulti, ma anche una metafora inquietante sui segni che la guerra lascia a chi ha avuto la sfortuna di prendervi parte in prima linea.

Titolo: Tinder
Titolo originale: Tinder
Autore: Sally Gardner
Illustratore: David Roberts
Traduttore: Giordano Aterini
Editore: Rizzoli
Pagine: 265
Prezzo: 17,90 cartaceo (E. 15,22 su Amazon) – E. 8,99 ebook
Data di uscita: 12 novembre 2015

Prima di lasciarvi alla recensione, come promesso, ecco un piccolo estratto in voce (letto da me) dal primo capitolo di Tinder.

Qui a fianco trovate un’immagine tratta dal libro e correlata alle righe che ho letto nel breve estratto che segue: in questo modo potrete visualizzare tutto meglio!

(Piccola postilla: l’estratto letto è di 2′ 38 secondi, giusto un assaggio ;-) )

https://dl.dropboxusercontent.com/u/68383787/audio%20tinder.mp3

Che ne dite? Trovate che la lettura di un estratto sia utile per capire meglio il libro? Vi ho incuriositi? Fatemi sapere!

Avevo questo meraviglioso libro tra le mani il 12 novembre alle 12.00 e il 13 novembre lo avevo già finito di leggere. Sono 265 pagine che si leggono in un lampo, merito anche delle illustrazioni evocative e orrorifiche che aggiungono qualcosa in più alla storia che, raccontata sotto forma di fiaba, perde il suo essere truce a vantaggio di una narrazione fortemente onirica e avulsa dal lettore.

Ho atteso fino ad ora per questa recensione perché, lo ammetto, non ho ancora ben capito se mi è piaciuto o meno. Per questo motivo vi elencherò le cose positive e le cose – per me – negative affinché possiate giudicare voi stessi.

Punti a favore:

  • stile dell’autrice: estremamente scorrevole e coinvolgente, adatto all’epoca storica in cui si svolge;
  • atmosfera: il racconto riesce a trasportare il lettore in un’altro mondo, facendo percepire la crudezza della guerra, la difficoltà di orientarsi in un mondo pieno di difficoltà, i tranelli in cui talvolta si cade; l’idea di trovarsi dentro una fiaba, al lume di un caminetto, mentre la nonna legge la storia trasporta tutto in una dimensione onirica accattivante e intrigante;

Punti a sfavore:

  • in balia del destino: il protagonista, Otto, mi è sembrano un personaggio debole, sempre vittima degli accadimenti e di rado attore delle proprie azioni. Sempre indeciso (si affida a dadi magici per decidere la direzione da percorrere) mi aspettavo di più da lui;
  • storia dolceamara: *leggero spoiler, nel caso saltate questo punto* ammetto di essere una vittima del “e vissero tutti felici e contenti” pur essendo consapevole che la realtà sia diversa, dalle fiabe – in particolare – mi aspetto un insegnamento e… un lieto fine. La sensazione a fine lettura è stata quella di essere stata ingannata (noi, forse, come il protagonista Otto). Non voglio essere troppo dura, chiaramente, perché la fine è logica e sensata, però era stata creata una storia avvincente e piena di speranza per concludersi in maniera triste (almeno per me).

Infine, solo un piccolo appunto sul fatto che sia rivolta ad un pubblico di giovani adulti: credo che la storia possa essere letta – e apprezzata – non solo da chi è giovanissimo ma anche dagli adulti perché l’autrice ha scritto una storia decisamente nera, con un linguaggio scelto e mai semplicistico, dove i significati nascosti così come i diversi livelli di lettura, possono essere forse maggiormente apprezzati da chi ha già passato l’adolescenza. Le illustrazioni, poi, rendono un po’ più cruda e realistica una storia già di per se abbastanza oscura.

Ci tengo a precisare, infine, che il bilanciamento dei punti pende comunque a favore e, una volta consapevoli dei punti sopra elencati, è senz’altro una lettura godibile e un bellissimo oggetto da regalare e regalarsi.

Voi l’avete letto? Cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Quali sono secondo voi i punti di forza e, se ci sono, i punti deboli?

Sally Gardner è nata a Birmingham, ma vive a Londra. Dislessica, da anni si batte perché i ragazzi affetti oggi dallo stesso disturbo possano trovare strutture e sostegno adeguati. Nella sua carriera ha vinto tutti i premi letterari più prestigiosi, a iniziare dalla Carnegie Medal.


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