Titolo originale: Death wore white
Autore: Jim Kelly
Editore: Giunti
Collana: M
Pagine: 432
Prezzo: 12,90 € (ebook 6,99 €)
Trama & recensione
Nella miglior tradizione del giallo classico, "Trappola bianca" si apre con un enigma apparentemente inspiegabile: il conducente di una delle nove automobili bloccate da una tempesta di neve in un'aspra località del Norfolk viene ucciso al volante da un misterioso assassino in grado di svanire senza lasciare la minima traccia. Nessuno degli altri guidatori ha visto né udito niente. L'ispettore Shaw e il sergente Valentine - intrappolati a loro volta dalla tormenta dopo aver scoperto un cadavere trasportato dal mare sulla costa - si ritrovano a dover districare un caso di estrema difficoltà, destinato a mettere a dura prova non solo il loro rapporto professionale ma anche quello umano. Sarà la comparsa di un terzo cadavere a lasciar intuire agli investigatori che tutti i personaggi coinvolti nell'ingorgo hanno qualcosa da nascondere. E l'indagine si amplierà fino a rivelare la rete di silenzi e complicità che si cela in quello sperduto angolo d'Inghilterra.
Da grande appassionata di thriller quale sono - fino a che non ho scoperto il fantasy in tutte le sue declinazioni leggevo solo ed esclusivamente thriller e gialli - ho iniziato questo romanzo con grandi aspettative, però, a malincuore, devo dire che sono state deluse."Trappola bianca" è il primo romanzo di una serie che vede protagonisti l'ispettore Peter Shaw e il sergente George Valentine, due poliziotti dai caratteri profondamente diversi e non proprio compatibili che si ritrovano a indagare su un omicidio apparentemente impossibile. Infatti, l'autore nel suo romanzo ripropone in una nuova veste il classico delitto della camera chiusa. Qui il misterioso delitto avviene in un'automobile bloccata da un albero caduto su una strada del Norfolk mentre sta imperversando una bufera di neve; tutti le persone che si trovano in fila dietro l'auto sono possibili sospettati... ma chi sarà stato a compiere l'omicidio e perchè?Inoltre vengono rinvenuti altri due cadaveri su una spiaggia poco distante dalla strada e i due investigatori ben presto capiscono che tutti i delitti sono collegati e che tutte le persone coinvolte hanno qualcosa da nascondere.
Parallelamente alla trama principale ne scorre un'altra che riguarda personalmente Peter Shaw, il quale vuole riabilitare il nome di suo padre, anch'egli poliziotto, accusato di aver manomesso delle prove per risolvere un caso. Questa trama orrizontale verrà solo introdotta in questo primo libro e troverà ulteriore svolgimento nei prossimi con protagonisti Shaw e Valentine.
Data la trama mi aspettavo di leggere un bel thriller appassionante e intrigante e invece è stata una lettura pesante e noiosa. Innanzitutto la narrazione è estremamente lenta, con descrizioni minuzione e, a volte, anche superflue che interrompevano e rallentavano ulteriormente il ritmo già di suo soporifero. Mi dispiace dirlo, ma soporifero è proprio il termine adatto per questo romanzo. Non è uno di quei thriller incalzanti e pieni di colpi di scena che tengono col fiato sospeso e io mi aspettavo proprio questo, anche perchè ho sempre apprezzato i gialli con l'enigma della camera chiusa. Io mi aspettavo proprio il classico delitto impossibile, in quanto avvenuto in un automobile, e invece questo è solo una delle sottotrame di questo libro.
I protagonisti poi, pur essendo ben caratterizzati, non sono di quelli che fanno breccia nel cuore del lettore (per lo meno non l'hanno fatta nel mio) e non mi hanno fatto venir voglia di leggere le loro prossime indagini.
L'intreccio davvero intricato e i numerosi personaggi che vi fanno parte rendono "Trappola bianca" un libro davvero complicato da seguire, tanto che più volte ho dovuto rileggere alcuni passaggi e ad un certo punto non sapevo più chi era chi e chi aveva fatto cosa, tanto che alla fine mi sono arresa a capirci qualcosa e l'ho portato in fondo per inerzia e perchè non lascio mai i libri a metà, per quanto mi facciano schifo.
Per quanto mi riguarda, "Trappola bianca" è stato una cocente delusione, ed è un vero peccato perchè l'idea di fondo e l'ambientazione (io adoro le ambientazioni britanniche per i thriller) mi avevano illusa che si trattasse di un grande romanzo...purtroppo non è stato così e sinceramente non mi sento di consigliarne la lettura.
Voto: ♥ ♥