Serie: Will Trent, vol. 2
Autrice: Karin SlaughterTraduzione: Tommaso TocciCasa editrice: TimeCRIMEPagine: 470Data di pubblicazione: 24 Maggio 2012Prezzo: 10,00
Sinossi: Una finestra in frantumi. Un’impronta di sangue. Ed è solo l’inizio... Un atroce crimine ha colpito al cuore la periferia più ricca di Atlanta. Rientrando nella sua villetta nel verde di Ansley Park, Abigail Campano trova ad accoglierla vetri rotti, tracce di sangue e il corpo martoriato di una ragazza. Inizialmente, pensa che quelle membra straziate siano della figlia Emma: disperata, la donna si avventa su quello che ritiene essere l’aggressore. Poi, lentamente, la verità inizia a farsi strada: non è di Emma quel corpo riverso sul pavimento; non è il suo assassino quel ragazzo che Abigail ha appena ucciso, a mani nude. Le indagini vengono affidate alla polizia di Atlanta, ma torbidi giochi di potere e un errore di valutazione da parte delle autorità rendono inevitabile l’intervento di Will Trent, agente speciale del Georgia Bureau of Investigation. Perché c’è qualcosa in quei vetri rotti, in quelle tracce di sangue, nello sguardo spento di Abigail che solo Will Trent saprà leggere: ma dovrà fare in fretta, costretto a una corsa contro il tempo per evitare che altre vite vengano spezzate in nome di un segreto che nessuno sembra voler svelare.
La mia opinione: Con questo secondo libro della serie su Will Trent, Karin Slaughter conferma la sua abilità narrativa nel genere thriller-poliziesco. "Tre giorni per morire" oltre ad essere un thriller davvero molto avvincente, è anche un romazo appassionante, i cui lettori avranno modo di empatizzare in maniera definitiva con l'agente speciale Will Trent, un personaggio particolare e diverso dai soliti investigatori. Will Trent è infatti un uomo con un passato di solitudine e abbandono alle spalle, che da bambino desiderava solo incontrare una famiglia che gli volesse bene, ma che invece è rimasto in orfanotrofio con quella speranza mai esaudita fino all'età di diciotto anni. Will Trent si dimostra un personaggio di un'umanità eccezionale, che desta molta simpatia e affetto anche per la sua incapacità di leggere (soffre di una forma grave di dislessia), che svolge il suo lavoro di agente speciale con vera dedizione e che ha a cuore ogni caso che lo vede coinvolto. Questa volta dovrà affrontare un caso complicato, un apparente omicidio a sfondo sessuale che però nasconde al suo interno anche il rapimento di una ragazza diciassettenne. Ogni ora che passa le speranze di ritrovare la ragazza ancora in vita diminuiscono e sarà un compito molto complicato riuscire a sbrogliare il bandolo della matassa per far chiarezza sull'accaduto. Questo caso sarà particolarmente complicato non solo per la mancanza di prove e indizi ma anche perché Will sarà costretto ad affrontare i fantasmi del suo passato da bambino orfano, e anche i suoi problemi di dislessia non gli daranno pace. La storia viene articolata con una forma di narrazione in terza persona che però cambia punto di vista da un capitolo all'altro. In questo modo il lettore può seguire sia le vicende di Will, che quelle della sua nuova collega Faith Mitchell, che (ogni tanto) quelle della madre della ragazza rapita. Senza accavallare le scene tra di loro l'autrice è stata bravissima a dare una panoramica del romanzo completamente esaustiva, scorrevole e al tempo stesso strutturata con molto abilità e maestria. La vicenda tiene con il fiato sospeso varie volte ed elargisce colpi di scena inaspettati, che renderanno davvero soddisfatti tutti gli amanti del genere thriller. A differenza del precedente libro della serie, in questo libro si assisterà al ritorno di una struttura narrativa thriller abbastanza classica, ma che non annoia: un evergreen sempre molto apprezzato.
La lettura di "Tre giorni per morire" non solo mi ha dato la conferma che cercavo sulla validità di questa serie, ma mi ha dato anche la certezza che diventerà ben presto una tappa obbligata per tutti coloro che sono alle ricerca di thriller di qualità. Will Trent ha da oggi una nuova fan: attendo il prossimo libro su di lui con impazienza!
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: La cover italiana non è male rispetto alla precedente che non mi era piaciuta. Si nota una nota di miglioramento e voglia di modernità.
Queste sono invece alcune delle cover uscite all'estero:
Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è scorrevole e descrittivo al punto giusto, si legge con facilità e risulta facile immaginare le scene descritte. Lo trovo adatto al contesto narrato e piacevole. 470 pagine sono volate via quasi senza peso.
Idee alla base della storia: Il caso descritto in questo libro è sicuramente ben congegnato e originale, ma ancora più originale trovo sia la scelta dei personaggi e delle tematiche trattate. In generale è un libro che reputo molto riuscito sia per la componente thriller che per la componente romanzo!
Caratterizzazione dei personaggi: Come ho già detto trovo Will Trent un personaggio eccezionale, che in questo libro viene messo maggiormente allo scoperto, la sua caratterizzazione è stata ottima e mi ha reso particolarmente gradita la sua presenza all'interno della storia. Anche gli altri personaggi sono molto bene caratterizzati ed è facile empatizzare con loro..
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Ho notato solo un paio di piccoli refusi, ma in definitiva nulla di grave.
voto:
Acquisto consigliato? Sì! Consigliato a lettori adulti e amanti del thriller! Questa serie vi conquisterà! Da leggere in ordine di pubblicazione, prima "L'ombra della verità" e poi "Tre giorni per morire", sono sicura che non potrete rimanerne delusi.