Recensione: Tu, per ora #persempre, di Laurie Frankel
Creato il 29 maggio 2013 da Mik_94
Ciao
a tutti, e ben trovati! Oggi, vi propongo la recensione di un romanzo
che ho riesumato dalla mia libreria da un giorno all'altro. Mi era
arrivato senza preavviso e, poco invogliato dalle tiepide e
sporadiche recensioni lette sul web, l'avevo messo in fondo alla
pila. In cerca di qualcosa di soft, l'ho letto. No, non è stato poi
così soft, ma ne è valsa la pena. Io ve lo consiglio! A presto e
buona lettura, M.
L'amore
è infido, mutevole, influenzato da troppe variabili umane. L'animo
non è logico, il cuore vuole ciò che vuole: è difficile fargli
cambiare idea ed è difficile quantificarlo o programmarlo.
Titolo:
Tu, per ora
# persempre
Autrice:
Laurie Frankel
Editore:
Sperling & Kupfer
Numero
di pagine: 371
Prezzo:
€ 17,90
Sinossi:
L'amore non è un'opinione: lo sa bene Sam, ingegnere informatico di
mestiere (ovvero, un mago del computer) e scapolo per vocazione
(ovvero, mille fidanzate, mai quella giusta). Grazie a un algoritmo
da lui inventato, Sam ha ideato la ricetta per far incontrare al
primo colpo le anime gemelle. Tanto che perfino lui, tempo un click
del mouse, ha trovato l'amore: si chiama Meredith, ha la testa fra le
nuvole e vive in un appartamento con il soffitto pieno di modellini
di aeroplani colorati. Tra i due è l'idillio. Almeno fino al giorno
in cui Sam sorprende Meredith disperata: la nonna cui era molto
legata è morta improvvisamente, e lei non ha neanche potuto dirle
addio. Sam decide di aiutarla: facendo leva su tutto il suo genio
informatico, s'inventa un sistema che, basandosi sulla corrispondenza
passata della nonna - e-mail, lettere, chat - permette a Meredith di
entrare in contatto con lei, e ricevere ancora suoi messaggi, come
quando era viva. È il computer a scriverli - nello stile della nonna
e con le stesse parole che avrebbe usato lei - ma questo a Meredith
non interessa. Preferisce lasciarsi cullare dal dolcissimo inganno
creato da Sam. Perché non c'è tentazione più forte, per chi resta,
del trascorrere ancora un po' di tempo con chi se n'è andato...
La recensione
"Nella
vita ci si incontra e ci si lascia, solo la morte è per sempre."
Internet,
l'invenzione più geniale dell'universo dopo il fuoco, la ruota, i
bei libri e le lasagne, ha combattuto la lontananza, ha cambiato le
persone, le generazioni, le relazioni, la pubblicità e l'editoria,
il mondo del lavoro e della cultura. Generalizzando, ma senza
esagerare poi tanto, con la sua inarrestabile e rapida diffusione, ha
cambiato il mondo intero, punto e basta. Ha cambiato la vita del
giovane Sam, protagonista del romanzo d'esordio di Laurie Frankel: ha
fatto della sua passione più profonda un lavoro da sogno, gli ha
fatto incontrare Meredith – la sua vera anima gemella – e gli ha
fatto sconfiggere la paura dell'oblio e lo strazio immane della
sofferenza. Brillante ingegnere informatico e genio dal cuore d'oro,
in un momento in cui il lutto colpisce, inevitabile e improvviso, la
sua dolce metà, mette a punto Ritrovarsi,
un
programma così rivoluzionario da sconfiggere
la distanza più insuperabile. Quella tra i vivi e i defunti. La sua idea nasce come un atto
d'amore per aiutare Meredith a superare la perdita della nonna, ma da
un momento all'altro tutti ne parlano e ne sparlano. Tutti sono
disposti a pagare una somma qualsiasi pur di poter dire addio a chi è
volato in cielo, lasciandoli soli e affranti in una Seattle piovosa e
indifferente. Fantasiosa e raccontata con delicato realismo,
l'azienda che fonda è un grazioso e accogliente Internet Point con
poltroncine e separé, in cui si effettuano intensi scambi di email e
commoventi videochat con chi c'è stato e non c'è purtroppo più.
Con l'aldilà. La tecnologia, quindi, allontana le persone... o le
unisce? Fare di tastiere, mouse e schermi piatti porte socchiuse
sull'aldilà e sui suoi misteri è: immorale, infernale o...
miracoloso? Si tratta delle magie del computer, non di miracoli. Di
dolci illusioni in cui crogiolarsi, non di resurrezioni. Un algoritmo
– un insieme di numeri e codici che per noi non significano niente,
se non confusione senza senso – , utilizzando chat, vecchi commenti
lasciati su blog e forum, ricrea lo stile e l'anima virtuale di
persone che hanno lasciato tracce nei nostri cuori e in rete e
contribuisce a creare una radiosa consolazione nel buio della
perdita. A mente lucida, sapremmo cosa dire. E' sbagliato, è lucrare
senza vergogna sul dolore, è follemente intuile. Purtroppo, la morte
è l'unica cosa che ci rende tutti uguali, che ci riduce ai minimi
termini. Lo diceva il buon Totò: è una livella. Appiana le
disparità sociali, non risparmia né principi né poveracci come
noi, ci rende tanti microscopici granelli di sabbia sotto il cielo.
Accomuna tutti, e tutti, una volta o l'altra, avvertiremo o abbiamo
avvertito l'angoscia di un ospedale, il silenzio di un cimitero,
l'assenza. Cambia il quando, ma prima o poi l'ennesimo brutto tiro
che la vita ci gioca arriva. Non importa chi siamo, non importa dove
siamo.
Ognuno di noi vorrebbe avere a disposizione un luogo come
Ritrovarsi per
mandare un bacio mancato, per dichiarare un amore inespresso, per
mettere a tacere un rimpianto. Il tema è universale, sentito,
spinoso, ma il tono dell'autrice è leggero, quasi da commedia
romantica. Lo stile è semplicissimo, sobrio, scorrevole, di una
lievità che tante volte è un toccasana. I sentimenti più intensi,
le trovate geniali e i dolori più acuti scorrono via in un flusso di
frasi veloci, dialoghi numerosi e piacevolissimi. La Frankel non si
perde in descrizioni, in dettagli superflui, ma passa da una scena
all'altra con una brusca dolcezza, senza disorientare il lettore. I
protagonisti s'incontrano, s'innamorano e vanno a vivere insieme
nell'arco di uno stesso capitolo. Non c'è spazio per il primo
impacciato appuntamento, per la disastrosa prima notte insieme, ma
i dusembrano magicamente conoscersi da una vita. C'è grande sensibilità,
rilassatezza e ironia e il tutto, sebbene senza eccessivi patetismi,
è sinceramente emozionante.
Ma c'è qualcosa in agguato. Diventa
triste e riflessivo senza prima avvertire. Il lavoro e la vita dei
protagonisti sono descritti come in una simpatica sit-com alla New
Girl.
Sotto un unico tetto, ci sono tante vite: Sam – nerd altruista e
romantico; Meredith – profonda, fragile, umana e assolutamente
adorabile con tutti i suoi modellini di aerei da dipingere a
fantasia; Dash, il cugino di Meredith – eccentrico, salottiero,
giulivo, gayssimo e con una fissa insana per i formaggi stagionati e
le mozzarelle fatte in casa. Loro sono i protagonisti, ma ci sono
anche i loro fedeli e indimenticabili clienti. Mamme in lacrime che
vogliono dire addio ai loro figli; mariti che chiedono alle loro
mogli estinte le istruzioni per usare la lavatrice o la ricetta per
il tacchino; adolescenti che, davanti a una webcam, dedicano canzoni
e poesie ai loro genitori, sfidando con un'esplosione di arte i
troppi silenzi della morte; vedove e malati terminali con un ultimo desiderio. Amori di
padri, madri, figli, fratelli e sorelle. Catene di cuori. La scoperta
di un dolore che, catartico, purifica l'anima e avvicina le
persone... Che oltre le lacrime, vive la rinascita. Sam e Meredith
impareranno a garantire solide basi al loro amore, a convivere, a
discutere, a conoscere meglio gli altri e loro stessi. Non ci sono
più quelle lunghe, sdolcinate e meravigliose lettere di un tempo, ma
perfino le chat riservano belle perle e batticuori potenti.
"Una
persona non è un fatto, le persone non 'capitano'. Tu non
sei la cosa migliore che mi sia capitata, tu sei la cosa migliore che sia capitata in questo universo, tu sei la cosa migliore che esista o
sia mai esistita."
Tu,
per ora # persempre è
un coinvolgente, delicato e modernissimo backup della memoria del
cuore e dei server. Un P.S I Love
you ai
tempi di Facebook e diretto da una sorta di Michel Gondry (Se mi lasci, ti cancello). Diffidate, tuttavia, dalla copertina: la trovo
deliziosa ed originale, ma mostra il libro come il frizzante
chick-lit che invece non è. Fa una breve tappa nel territorio
colorato delle colleghe della Kinsella, ma poi si ferma
lì, dove batte il cuore. Il
finale, svelato da una trama eccessivamente ed inutilmente
dettagliata, potrà sembrare banale, ma io non ho potuto frenare i
brividi. L'ho avvertito in tutto il corpo. E mi sono sentito una
persona che aveva imparato qualcosa di nuovo. Ho l'arte perduta di
leggere i libri giusti al momento giusto, ecco...!
Il
mio voto: ★★★★
Il
mio consiglio musicale: Justin Timberlake – Mirrors
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