Autore: Roberto CostantiniEditore: MarsilioCollana: FarfallePagine: 669Prezzo: 22,00 € cartaceo / 7,99 € ebook
SinossiRoma, 11 luglio 1982. La sera della vittoria italiana al Mundial spagnolo Elisa Sordi, giovane impiegata di una società immobiliare del Vaticano scompare nel nulla. L'inchiesta viene affidata a Michele Balistreri, giovane commissario di Polizia dal passato oscuro. Arrogante e svogliato, Balistreri prende sottogamba il caso, e solo quando il corpo di Elisa viene ritrovato sul greto del Tevere si butta a capofitto nelle indagini. Qualcosa però va storto e il delitto rimarrà insoluto. Roma, 6 luglio 2006. Mentre gli azzurri battono la Francia ai Mondiali di Germania, Giovanna Sordi, madre di Elisa, si uccide gettandosi dal balcone. Il commissario Balistreri, ora a capo della Sezione Speciale Stranieri della Capitale, tiene a bada i propri demoni a forza di antidepressivi. Il suicidio dell'anziana donna alimenta i suoi rimorsi, spingendolo a riaprire l'inchiesta. Ma rendere finalmente giustizia a Elisa Sordi dopo ventiquattro anni avrà un prezzo ben più alto del previsto. Balistreri dovrà portare alla luce una verità infinitamente peggiore del cumulo di menzogne sotto cui è sepolta, e affrontare un male elusivo quanto tenace, che ha molteplici volti uno più spaventoso dell'altro.
Recensione
"Tu sei il male" è il romanzo d'esordio di Roberto Costantini, nonchè il primo della trilogia che vede protagonista il commissario Michele Balistreri. Ho scoperto questo libro per caso e inizialmente non mi aveva colpita più di tanto, soprattutto perchè non ho molta simpatia per i giallisti italiani... che ci devo fare, è più forte di me, non mi ispirano. Poi ho riletto bene la trama e, visto che mi incuriosiscono i libri in cui si narrano vicende lontane nel tempo ma collegate tra di loro, ho deciso di provare a leggerlo.La prima parte del libro è ambientata nel 1982 a Roma nel periodo dei mondiali di calcio, quei famosi mondiali in cui l'Italia vinse la finale e diventò campione del mondo; e proprio la sera della finale, una giovane e bella ragazza di soli diciotto anni, Elisa Sordi, scompare nel nulla. L'indagine viene affidata a Michele Balistreri, allora giovane commissario di Polizia, più interessato all'alcool, al poker e alle donne che a fare il suo lavoro. Balistreri non ha affatto voglia di indagare sulla scomparsa di Elisa proprio la sera della finale dei mondiali e così non prende troppo sul serio questa scomparsa, pensando che la ragazza si sia allontanata volontariamente. Solo che Elisa in realtà è morta e il suo corpo viene ritrovato sulle rive del Tevere. Balistreri a questo punto inizia a indagare seriamente, ma il delitto rimane senza soluzione.Passano gli anni e nel 2006, ancora una volta nel giorno della finale del campionato mondiale di calcio che vede ancora protagonista la nazionale italiana, succede qualcosa di tragico: la madre di Elisa Sordi si suicida gettandosi dal balcone. A questo punto si riapre il caso di Elisa Sordi e ancora una volta è Balistreri a indagare. Il commissario è ora a capo della Sezione Speciale Stranieri di Roma e già dal 2005 sta indagando su altri delitti compiuti su giovani donne, tutti eseguiti con la stessa modalità e che, in qualche modo, sono legati anche all'omicidio di Elisa. I delitti sembrano essere collegati ai rom che vivono nel campo nomadi Casilino 900, del quale da più parti si invoca la chiusura, ma la soluzione non è così semplice e Balistreri capisce che ci sono in gioco molti interessi e qualcuno sta tramando nell'ombra per far diventare la situazione ancora più esplosiva...A libro terminato, posso dire che "Tu sei il male" è stata davvero una lettura appassionante, anche se a volte mi ha lasciata non poco confusa. Il perchè è presto detto: la trama è veramente intricata e complessa, e ad un certo punto ho cominciato a vacillare perchè non riuscivo più a raccapezzarmi tra i vari personaggi e le varie situazioni. L'autore infatti ha messo su carta, tanto, forse troppo, materiale, dall'indagine per l'omicidio di Elisa Sordi, agli altri omicidi ventiquattro anni più tardi, gli intrighi politici, i servizi segreti, i temi di attualità, e non da ultimo i misteri che avvolgono il protagonista. A proposito del protagonista, Michele Balistreri "giovane" è uno dei personaggi più antipatici che abbia mai incontrato in un libro! Sul serio, durante la lettura della parte ambientata nel 1982, pensavo continuamente "non sarà tutto così il libro, vero?", perchè proprio non lo sopportavo! Balistreri è il classico poliziotto per così dire "tormentato" che tanto sembra essere in voga nei thriller di ultima generazione, una testa calda in pratica: simpatizzante fascista, militante in Ordine Nuovo, poi agente dei servizi segreti italiani, finchè l'uccisione di Aldo Moro non gli fa cambiare strada e, grazie all'aiuto del più assennato fratello maggiore, entra in polizia e vince il concorso per commissario di un tranquillo quartiere di Roma. Il giovane Balistreri è un anti-eroe, in lui non c'è niente di positivo: è cinico, arrogante, egocentrico, nonchè un dongiovanni impenitente, ma dire dongiovanni è dire poco, io lo definirei "assatanato", rende meglio l'idea del suo rapporto con le donne. Diciamo che questo aspetto, questo suo maschilismo e il suo usare le donne a suo piacimento come oggetti, è quello che più mi infastidiva e che me l'ha fatto detestare. Nella seconda parte del libro, Balistreri è profondamente cambiato. Invecchiato, prostrato dai suoi demoni interiori, dipendente dagli antidepressivi, senza più quella spavalderia e quella baldanza giovanile, prende sul serio il suo lavoro, e non va più a caccia di donne (alleluja!). Una bella differenza rispetto alla prima parte del libro, un cambiamento che rende Balistreri più vicino al sentire dei lettori e anche decisamente più simpatico. "Tu sei il male" comunque, non è un semplice giallo, ma anche un ritratto dell'Italia degli ultimi venticinque/ trent'anni, con le sue contraddizioni, le sue lotte politiche e sociali e i tanti problemi che affligono il nostro paese, tra i quali proprio quello dell'immigrazione e dell'integrazione dei rom, trattato dall'autore in questa sua opera, che è certamente ambiziosa per essere un romanzo d'esordio.Indubbiamente bisogna dar atto a Costantini di essere riuscito a creare una storia dalla scrittura lineare e scorrevolissima, e dai personaggi ben delineati (sia principali che secondari), in cui la tensione è sempre alta, nonostante alcuni passaggi confusi, e che non ti permette di staccarti dal libro finchè non l'hai finito; io, per dire, ho tirato tardi leggendolo, e se un libro riesce a farmi fare le ore piccole, allora vuol dire che qualcosa di buono ce l'ha!A questo punto mi sono già procurata anche il seguito, nel quale l'autore torna alla giovinezza di Balistreri in Libia e forse svelerà qualcosa sul passato di questo personaggio, sui misteri sulla sua vita che ha accennato in "Tu sei il male".Mettendo da parte i miei pregiudizi sui giallisti italiani, posso affermare che questo libro mi è piaciuto molto, nonostante alcuni difetti e nonostante abbia avuto la tentazione di abbandonarlo per l'iniziale antipatia manifesta del protagonista, e mi sento di consigliarlo a tutti gli appassionati di gialli!
Voto: ♥ ♥ ♥ ♥