Titolo: Tutto accade oggi
Editore: E/O
Pagine: 224
Il mio voto: 4 piume
Trama
Wes cammina per le strade di una New York notturna. Sta tornando a casa e dovrebbe essere felice perché ha appena compiuto il grande passo che tutti i suoi coetanei sognano, il rito di iniziazione per eccellenza. Wes, 17 anni, ha fatto sesso per la prima volta. Eppure è triste, indicibilmente, profondamente triste. Perché è successo tutto nel momento sbagliato, con la ragazza sbagliata, per i motivi sbagliati. È tutto fuori dal rigido e assai articolato copione che in ogni istante della sua vita Wes struttura mentalmente. Un copione che ingloba in sé tutti gli aspetti della sua esistenza, dalla madre gravemente malata e costretta a letto al padre scrittore fallito, dalle pagine di Guerra e pace a quelle del Maestro e Margherita, dall’amore idealizzato e impossibile per la bella Delia a quello più protettivo per la sorellina Nora. Un ritratto commovente. Un romanzo tenero e affettuoso. Grazie alle sempre avvincenti e intriganti elucubrazioni del giovane Wes, le pagine di questo romanzo ci restituiscono i sentimenti e le emozioni di un’età in cui ancor più della vita in sé è importante il modo in cui la percepiamo, ancor più di ciò che siamo è importante il modo in cui ci crediamo percepiti dagli altri, un’età in cui nella mente scorre un interminabile flusso di pensieri, considerazioni e sensazioni che può trasformare ogni banale momento quotidiano nella pagina di un infinito romanzo che ci vede come unici protagonisti.
La mia recensione
It's been a hard day's night
Chi mi conosce lo sa: adoro la malinconia. Adoro tutto ciò che la richiama: i colori caldi dell'autunno, i libri tristi e privi di lieto fine, le statue presenti nei cimiteri, la luce fredda invernale. Non che mi piaccia essere triste, questo no. Ma reputo che alcune emozioni, alcuni sentimenti, siano più cinematografici e fotogenici di altri. Tutto accade oggi è un libro malinconico, a tratti davvero molto triste. Triste perché Wes, un diciassettenne della New York bene, è stato costretto dalle circostanze a non agire e a non pensare come un qualunque diciassette del Greenewich Willage.La narrazione ha inizio mentre Wes torna a casa dopo una festa, festa durante la quale ha perso la verginità. Dovrebbe essere contento, vantarsene subito con gli amici, ricevere pacche sulle spalle, brindare a un nuovo inizio. Tutto quello che Wes, invece, riesce a pensare è di aver sbagliato tutto: ha sbagliato momento ma soprattutto ha sbagliato ragazza. Il motivo per cui Wes avrebbe preferito ciò non accadesse vien fuori piano piano grazie ai numerosi flashback che Browner piazza sapientemente un po' qua e un po' là, proprio nel momento giusto.Grazie ai ricordi degli eventi accaduti sia durante la notte che nei mesi addietro, Browner ci mostra già dalle primissime pagine l'animo tormentato e un po' ottocentesco di cui Wes è dotato. I sentimenti che Wes prova e ha provato, così puri e forti, sono sì indici della maturità intellettuale fuori dal comune, ma sono anche e soprattutto il frutto di un'infanzia vissuta per metà. Una madre malata e costretta a letto da molto tempo e, quando la badante non c'è, è lui a doversi occupare di tutto. Un padre pressappoco assente che Wes considera un fallito e che si preoccupa più delle donne da portarsi a letto che della salute dei figli. Una sorella minore che, per cercare di barcamenarsi in una situazione difficile ha inventato un personaggio, Bobby, con il quale cerca di far sorridere il fratello e che offre consigli pratici a tutti.Appena 220 pagine per raccontare una sola giornata di Wes, la più importante, e farci riflettere su quanto a volte sia ingiusta e pesante la vita per un adolescente d'animo gentile come il protagonista di questo libro.Un libriccino dolcissimo, la cui lettura destabilizza piacevolemente il lettore. Un libro malinconico, dai colori caldi dell'autunno ma dalla luce fredda dell'inverno.