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Recensione: Tutto ciò che sappiamo di noi due di Colleen Hoover

Creato il 09 settembre 2015 da Ladycooman @LadyCooman

Recensione: Tutto ciò che sappiamo di noi due di Colleen Hoover

Salve lettori,
ormai settembre è arrivato ma io continuo a recensirvi le mie letture estive.
Questa volta tocca a : Tutto ciò che sappiamo di noi due di Colleen Hoover seguito di Tutto ciò che sappiamo dell'amore. Quello che mi chiedo è c'era veramente bisogno di un sequel? La mia risposta dopo averlo letto è: NO! Lo so, sono la solita voce fuori dal coro, ma non mi ha convinto.
Il libro riprende poco dopo la fine del primo, Will e Lake, dopo tutti gli eventi drammatici che hanno affrontato, vivono felici e si prendono cura dei loro fratellini. Si destreggiano tra università, casa, amici e piccole pesti con grande agilità, cercando di fare le scelte più giuste nonostante la loro giovane età.
Il narratore della storia è Will, che riesce ad essere sempre dolce e simpatico. Il problema che ho riscontrato durante la lettura è che la storia è molto simile a quella del primo libro e risulta più banale: si litiga, si va allo slam, si fa pace, tutto già visto. Anche l'evento drammatico che apre la seconda parte del libro, è piuttosto scontato e forzato, messo lì solo per dare un vago senso che la trama porti da qualche parte.
Però, la scrittrice sa creare dei bei personaggi: vedere Lake, Will, Kel e Caulder tutti insieme, che parlano, ridono e fanno le battaglie con il cibo, fa spuntare il sorriso. Una gran bella aggiunta sono stati i personaggi di Kiersten, che va a scuola con i due ragazzini, e sua madre. Entrambe intelligenti, strambe e sagge. Anche l'idea del vaso con le stelline di carta con dentro importanti consigli è stata carina.
Nonostante questi pregi, il primo volume della storia resta il più bello, questo in confronto è una fotocopia un po' sbiadita, non brutto ma mediocre.

Recensione: Tutto ciò che sappiamo di noi due di Colleen Hoover
Un vero peccato....

A voi come è sembrato? Qual'è il vostro libro preferito di questa autrice?

Se fossi un falegname, costruirei una finestra sulla mia anima.

Ma la lascerei chiusa a chiave, così se provassi a guardare dentro, vedresti solo il tuo riflesso.
E vedresti che la mia anima non è altro che il riflesso di te.

"Forse invece tra un'oretta dovresti tornare. Io indosserò il pigiama più brutto che riesco a trovare, e non mi laverò neanche i denti. Vedrai che ti passerà la voglia anche solo di sfiorarmi. E ci faremo una bella dormita."
Io mi metto a ridere a sentire quel programma assurdo. "Potresti stare senza lavarti i denti o senza cambiarti per una settimana, e io comunque non riuscirei a starti lontano."


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