


Recensione:
Urlai tutta la mia rabbia, tristezza e sofferenza contro il cielo d'inverno, con il suo infernale matrimonio di acqua gelida e vento bastardo. "MAMMA!" gridai. "Torna a casa. ADESSO!". Ma l'oceano e le rocce continuavano la loro algida battaglia, ignorandomi. Nella disperazione urlai "Ecco! Adesso ridatemela!", poi lanciai il cuore rosso rubino nel freddo mare blu.Poco alla volta mi sto rendendo conto che ci sono libri che non sceglierei mai di leggere, se conoscessi in anticipo il loro esatto contenuto. Se qualcuno mi avesse riassunto la storia di questo romanzo in maniera diversa dalla trama stampata sul risvolto di copertina, e quel qualcuno mi avesse consigliato di leggerlo, io probabilmente avrei detto "Caro Qualcuno, no grazie. Questo libro non fa per me".
E in quel momento Carlie fu con me.
Proprio non ce l'avrei fatta a saper di dover vivere il dolore di una ragazzina per la perdita della mamma. Sarebbe stato uno di quei libri di cui potevo fare a meno, per poter vivere io più felice e spensierata.
Ma non c'è stato alcun Qualcuno. C'ero solo io di fronte ad una copertina tranquilla e rilassante, ad un titolo poetico e ad una trama che non si prospettava certamente tra le più felici, ma che non faceva intuire a cosa sarei andata incontro.
Riemergo dalla lettura stravolta ma affascinata.
La trama riassume benissimo quel che accade: Florine è una ragazzina di dodici anni la cui mamma, Carlie, scompare misteriosamente. Né Florine né il padre si rassegneranno mai a quella scomparsa, e pur cercando di portare avanti le loro vite, non riusciranno mai a liberarsi dalla sofferenza dell'assenza. Ecco: in tre righe si può condensare il fulcro di un romanzo che è tanto di più.
L'immedesimazione del lettore in Florine non scatta: è una bambina che vive nell'America degli anni '60, appassionata di Elvis, senza nessun grande sogno in particolare se non quello di poter amare l'amico Bud. Non riusciamo a trovare punti di contatto con lei: è distante nello spazio e nel tempo, non ci rassomiglia, non potremo mai capirla. Eppure viviamo attimo per attimo come se ci fossimo noi al posto suo, la sua sofferenza per la scomparsa della mamma, da sempre chiamata per nome, Carlie. Noi lettori sentiamo sulla nostra pelle quel dolore, avvertiamo nel nostro stomaco quel vuoto, è nostro il bisogno di poterne parlare continuamente, a chiunque, di poterla richiamare nei nostri pensieri, sogni, preghiere. Scorriamo le pagine e Carlie c'è sempre, nominata ossessivamente quasi ad ogni pagina, al punto che ci sentiamo quasi straniti quando quel nome non viene ripetuto. La voglia di rivederla e di scoprire cosa le sia accaduto è nostra: ci ritroviamo a pensare e a desiderare le stesse cose di quella ragazzina in cui eravamo convinti non ci saremmo mai immedesimati.
E sebbene non ci piaccia quel dolore né ci piaccia dover leggere di scomparse e di vuoti, ci sentiamo incapaci di chiudere il libro e metterlo via.
La Callan Rogers ha un modo poetico di raccontare. Sembra stia usando la storia che racconta per guarire da un dolore. Mentre leggiamo e facciamo nostra la disperazione di Florine, ci rendiamo conto che pagina dopo pagina, sbaglio dopo sbaglio, l'autrice ci sta curando, ci sta cullando e ci sta facendo tornare a vivere.
Non dà delle risposte alle nostre domande, neanche a quella più pressante, non fa intravedere il lieto fine, né è disposta a darci false speranze. Non sta lì a rassicurarci che le cose andranno meglio, anzi. Ma non si mostra mai pessimista.
Con il personaggio di Florine l'autrice ha svolto un ottimo lavoro. Non ci risulta un personaggio di un romanzo: la ragazzina diventa una persona viva, vera e neanche per un secondo dubitiamo che ciò che le sta accadendo sia solo frutto della fantasia di una scrittrice. Attraverso Florine la Callan Rogers ha saputo analizzare a fondo l'animo umano, descrivendone paure, debolezze e i desideri più profondi. Stupendoci quando ci si rende conto che, nel momento in cui la vita gliele ha date per l'ennesima volta di santa ragione, la ragazza resiste, si rialza e comincia a credere alla possibilità di un futuro come lei lo vuole.
Terminiamo la lettura, resistendo questa volta alle lacrime - di gioia - che pressavano per uscire, e ci ritroviamo a pensare al cuore rosso rubino scagliato in quel freddo mare blu. Quel cuore ha assunto per noi le sembianze di Florine.
Titolo originale: Red Ruby Heart
in a Cold Blue SeaAutore: Morgan Callan Rogers
Traduttore: Veronica La PeccerellaEditore: Elliot - Collana ScattiPagine: 320Isbn: 9788861922648Prezzo: €17,50Data di pubblicazione: 21 Marzo
Valutazione: 4 stelline