RECENSIONE : Un Terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone

Creato il 09 novembre 2015 da Cristina @LeggereShh
E' passato già qualche giorno da quando ho voltato l'ultima pagina di Un Terremoto a Borgo Propizio e ancora riesco a sentire chiaramente il vociare impertinente dei suoi caratterizzanti abitanti, il silenzio assordante di un centro storico quasi deserto, il mistero che lo ha avvolto per settimane intere fino a giungere alla sua magistrale quanto arguta risoluzione fino alla normalità peculiare di quelle vite che inevitabilmente si intrecciano in una trama intricata, complesso e semplicemente affascinante.
Lasciatevi affascinare da questo terzo - e spero vivamente non ultimo - capitolo, abbracciando il calore di un paese che, lo scoprirete leggendo, è molto più familiare di quanto possa apparire a primo sguardo...

INFO LIBRO

A Borgo Propizio va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle, il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull'elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d’arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica..
« Borgo Propizio è anche questo: un balsamo per il cuore, un posto da favola dove vivere una fiaba, un luogo che ha il sapore delle ricette riuscite. Borgo Propizio, è terapeutico! »RECENSIONE.Tornare a Borgo Propizio è come un abbraccio caldo ed atteso, ma a volte capita che dietro quello stesso abbraccio il destino porti con sé imprevedibili circostanze ed eventi, quasi impossibili da concepire, che rendono quel nuovo incontro ancora più forte, diretto ed emozionante.
Quasi tutto sembra essere oramai perduto dopo che un forte e distruttivo evento sismico sconvolge il Borgo ed i suoi abitanti, aggiungendovi anche la sconcertante scoperta di un omicidio che getta il paese nella più efferata confusione.

Basilica San Francesco di Assisi

Quello che scopriamo e viviamo nelle pagine di questo romanzo non sono soltanto le paure, i timori, nel bene e nel male, attraverso le apparenti ma naturali difficoltà dei singolo personaggi - oramai diventati per noi lettori amici in carne ed ossa - che abbiamo imparato a conoscere, ammirare, apprezzare ed amare come se fossero parte della nostra stessa vita.
le fragilità e le delusioni di una piccola realtà umana che si trova improvvisamente spaesata e senza futuro, ma anche l'evoluzione
Avendo provato nella mia stessa pelle cosa significa subire le conseguenze di un terremoto, evento che si percepisce e si vive nell'animo e nelle certezze di tutto ciò che ti circonda - da umbra in quel non troppo lontano 1997 e da volontaria durante il terremoto de L'Aquila nel più recente 2009 - le prime pagine di questo romanzo mi hanno colpito dritto al cuore; nella loro intensità, nei sentimenti che vengono trasmessi con semplicità, diretta empatia e massimo rispetto senza mai cadere in inutili frasi fatte o in parole di circostanza; belle sì, in apparenza, ma palesemente ridondanti nella concretezza della tragedia narrata.
E sullo sfondo di tale fatalità che, direttamente ed indirettamente, avvolge tutto il Borgo, assistiamo come spettatori curiosi ed inconsapevoli al sisma interiore dei numerosi personaggi che, capitolo dopo capitolo, si affacciano, ci salutano e ci parlano attraverso azioni, ripensamenti, delusioni, paure, gelosie, dolore, rivalità e quel tangibile, immancabile senso d'amore che affiora in un epilogo capace di toccare con sensibilità, ironia ed un pizzico di arguzia le corde sensibili dell'animo e del cuore, anche di quelli più recalcitranti.
« L'amore dà molti diritti, il diritto di amare, naturalmente, e il diritto di non amare... »Non voglio entrare nei dettagli delle singole storie che Loredana Limone ci serve in un interessante, coinvolgente e quanto mai complicato piatto d'argento: vorrei, infatti, proprio come è accaduto a me leggendo il romanzo, che sappiate assaporare ogni singola novità, ogni più piccolo cambiamento, ogni smentita ed ogni conferma che i nostri amati Borghigiani sapranno regalarci tra le righe di ogni pagina.
Inutile aggiungere che vi consiglio assolutamente la lettura anche di questo terzo emozionante capitolo; un capitolo che riesce a mescolare perfettamente le tinte gialle e rosa di un perfetto borgo che non c'è, ma a cui certamente non riusciamo a fare a meno!
E se ancora non avete avuto la fortuna di incrociare nel vostro cammino la strada che vi conduca a Borgo Propizio, armatevi di navigatore e spalancate la vostra finestra su un mondo che sono certa vi catturerà irrimediabilmente fin dai primi, fugaci incontri.
E, per finire, voglio lasciarvi con quella che per me è più una speranza che una conclusione: la speranza di tornare a passeggiare tra quelle vie, abbracciare gli amati paesani e vivere ancora della loro solarità, della loro allegra spensieratezza e delle inevitabili discussioni che animano l'atmosfera di ogni famiglia che si rispetti.. io sono decisamente pronta a tirarmi su le maniche, sporcarmi un bel po' le mani e RICOSTRUIRE insieme, mattone su mattone! 
Non è vero, Loredana? :)
E voi, Lettori, cosa ne pensate?
Conoscete Borgo Propizio o avete letto le sue rocambolesche avventure?
Lasciatemi le vostre considerazioni, opinioni, critiche o impressioni nei commenti..
Cristina

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