RECENSIONE "UN UOMO DA ODIARE" di Miriam Formenti

Creato il 05 settembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
per questa domenica ho deciso di allietarvi parlandovi di un romance storico firmato dalla penna italiana di Miriam Formenti che speriamo vivamente pubblichi presto il suo nuovo romanzo regalandoci tante altre bellissime emozioni.
Se volete vincere questo romanzo introvabile di Miriam Formenti tentate le fortuna e commentate lo speciale dedicato all'autrice: QUI
Trama:
Le alterne vicende della guerra tra il Barbarossa e i comuni lombardi fanno da sfondo alla storia di amore e di odio, tra una giovane nobildonna milanese, la cui famiglia è stata giustiziata da un nobile tedesco, e il fratello del nobile. Un romanzo ricco di avvenimenti nel quale si intrecciano vite e amori, odi e incomporensioni, torrenti tempestosi che alla fine confluiranno e si placheranno nella pace finale del grande oceano dell'amore.
La mia opinione:
Una sfuggente bellezza milanese dagli occhi viola e un barone svevo legati insieme nel vincolo del matrimonio scopriranno come anche due nemici possano amarsi nonostante le loro rispettive nazioni siano in guerra. Regina una giovane nobildonna milanese ormai dimentica del suo amore passato cancellato da un patto suggellato con la forza che mai avrebbe pensato o sperato potesse rivelarsi qualcosa di più se non una semplice prigionia. Stephan un barone svevo di rara bellezza e prestanza che in un impeto di possesso reclama come sua una perla di bellezza che al primo sguardo gli aveva rapito anima e corpo. Il loro reciproco sentimento è però destinato ha non durare a lungo, non più di un dolce interludio consumato al chiaro di luna. Lei crede di odiarlo mentre quell'odio profondo non è altro una maschera che offusca la sua passione, il suo desiderio, il suo amore per quello straniero. Lui sebbene consapevole del torto fatto a Regina avendola costretta al matrimonio vuole di più da quella fanciulla ribelle, voleva la sua anima. Le avrebbe dimostrato che non poteva vincere i sensi e che il desiderio, per una creatura come lei, poteva trasformarsi in amore. Ma a causa dell'ostinazione di Regina, che aveva bruciato quella parvenza di felicità che poteva ottenere, e della sfiducia di Stephan, quello che potevano costruire insieme, abbattendo le barriere di un passato che non poteva che essere solo un ricordo fugace, era solo una mera illusione destinata a dissolversi come cenere nel vento.
Anche in questo romanzo vediamo come entrambi i protagonisti siano vittima del loro stesso orgoglio, della propria sfiducia verso l'altro. Immancabilmente le loro azioni e i loro comportamenti li separano creando una barriera invisibile tra loro senza che nessuno di essi possa più tornare indietro nonostante gli struggenti momenti che sono costretti a vivere nella solitudine dell'anima senza poter consolarsi tra le braccia dell'altro. Ogni romanzo di Miriam sfiora delicatamente i toni della tragedia intrecciandoli con l'amore che si rivela come un intrico di rovi spinosi che solo nel finale rivela la sua bellezza che sboccia come una rosa in primavera. Le vicende nei suoi due romanzi, che ho avuto il piacere di leggere, sono un susseguirsi di incomprensioni, tradimenti, misfatti e scene tragiche che segnano l'animo dei protagonisti che ne rimangono cambiati. Questo romanzo a differenza di Capelli di Luna che mi ha devastata come un uragano è stato molto più blando seppur piacevolissimo da leggere e che mi ha concesso una, seppur breve, parentesi dolce-amara che mi ha lasciata pienamente soddisfatta quando alla fine ho posato il libro. Apprezzo questa scrittrice per tanti motivi. Miriam sceglie ambientazioni inusuali che variano dai soliti canoni imposti dal romance classico, sceglie di narrare un amore tormentato nel senso pieno del termine descrivendo realisticamente la vita nell'opoca storica scelta senza edulcorare i fatti, sceglie dei protagonisti realistici con pregi e difetti che li rendono pienamente reali. Miriam intesse emozioni tragiche e commoventi ma anche felici e passionali in un perfetto romanzo che incanta il lettore e lo tiene irrimediabilmente legato alle pagine non permettendogli di staccarsi.

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