"Una mala jurnata per Portanova" di Alberto Minnella è il thriller Fratelli Frilli Editore recensito da ThrillerPages Torna il commissario Paolo Portanova, personaggio creato dalla penna di Alberto Minnella. In una Siracusa soffocata dal primo caldo estivo, viene rinvenuto il corpo di un giovane assassinato. La sua morte sembra essere in relazione con l’arrivo della nave Esperia, attraccata alla Marina due giorni prima. Intanto il padre del ragazzo è sparito dalla circolazione e il commissario trova scarsa collaborazione presso le autorità portuali. Il suo malumore, già alto per le difficoltà del caso, è acuito dall’assenza della moglie, andata ad assistere la madre malata. Quando l’indagine sembra conclusa con un arresto, le carte vengono ancora una volta sparigliate, in maniera definitiva. La novità più grande rispetto al precedente romanzo è la scrittura in prima persona, che aiuta il lettore a comprendere meglio la figura del protagonista. Portanova è un uomo malinconico, d’umore quasi sempre tendente al nero. In questo rispecchia un po’ la città di Siracusa, in un rapporto di amore e odio che varia a seconda dei momenti e delle circostanze. Una Siracusa piena di odori, dei quali il commissario pare però sentire solo quello del sangue e della morte, impegnato com’è a risolvere un caso assai complesso. Anche i personaggi secondari, in particolare i collaboratori di Portanova, iniziano a prendere una forma più definita. Non può mancare un’ironia di fondo, caratteristica peculiare dei siciliani e spesso presente nelle pagine del romanzo. Il finale apre la strada a un terzo “episodio”, che siamo impazienti e curiosi di leggere.
Recensione - "Una mala jurnata per Portanova" di Alberto Minnella
Creato il 27 gennaio 2016 da Diegothriller"Una mala jurnata per Portanova" di Alberto Minnella è il thriller Fratelli Frilli Editore recensito da ThrillerPages Torna il commissario Paolo Portanova, personaggio creato dalla penna di Alberto Minnella. In una Siracusa soffocata dal primo caldo estivo, viene rinvenuto il corpo di un giovane assassinato. La sua morte sembra essere in relazione con l’arrivo della nave Esperia, attraccata alla Marina due giorni prima. Intanto il padre del ragazzo è sparito dalla circolazione e il commissario trova scarsa collaborazione presso le autorità portuali. Il suo malumore, già alto per le difficoltà del caso, è acuito dall’assenza della moglie, andata ad assistere la madre malata. Quando l’indagine sembra conclusa con un arresto, le carte vengono ancora una volta sparigliate, in maniera definitiva. La novità più grande rispetto al precedente romanzo è la scrittura in prima persona, che aiuta il lettore a comprendere meglio la figura del protagonista. Portanova è un uomo malinconico, d’umore quasi sempre tendente al nero. In questo rispecchia un po’ la città di Siracusa, in un rapporto di amore e odio che varia a seconda dei momenti e delle circostanze. Una Siracusa piena di odori, dei quali il commissario pare però sentire solo quello del sangue e della morte, impegnato com’è a risolvere un caso assai complesso. Anche i personaggi secondari, in particolare i collaboratori di Portanova, iniziano a prendere una forma più definita. Non può mancare un’ironia di fondo, caratteristica peculiare dei siciliani e spesso presente nelle pagine del romanzo. Il finale apre la strada a un terzo “episodio”, che siamo impazienti e curiosi di leggere.