Autore: Donato CutoloEditore: Zona EditorePagine: 80Prezzo: 15,00
TRAMA:
I genitori, la famiglia, il luogo delle origini e la sua gente sono l’imprinting primario della nostra vita, e ne segnano il corso nel bene come nel male. Vimini Mart è una adolescente dalla vita difficile, che dopo tre anni in Francia torna in Italia, a San Timo, il paese dov’è nata e cresciuta, dove suo padre Pierre - ricco vignaiolo d’oltralpe - conobbe e sposò sua madre Lara, ragazza debole e perduta tra miseria e sogni di grandezza. Vimini tenta di riannodare i fili di una vita che, dalla morte di nonna Cecilia, non è né sarà più la stessa. Ritrova Sacco, il vicino di casa ch’è come un fratello maggiore, e Remo, il compagno di giochi con cui ha scoperto i miracoli della natura e il magico - e tragico - potere divinatorio degli arcobaleni, solari e lunari. Potere al quale, purtroppo, pare proprio impossibile sfuggireRECENSIONE:
Passiamo adesso all'intervista, ecco a voi l'autore:
Ciao Donato, parlaci un po' di te.Beh, è sempre un po' difficile. Facciamo che approfitto delle prossime domande per farlo.
Scrivere: hobby o vita?
Vita, decisamente. Per hobby non si scrive.Un'opera davvero originale. Come è giunta l'idea di far accompagnare la lettura dalla musica?La passione per il cinema ha giocato un ruolo fondamentale; romanzo e musica assieme danno vita ad un film. Mi affascinava l'idea che ognuno potesse riprodurne uno nell'intimità della propria stanza anzichè sul grande schermo. Ogni volta un regista diverso. É cosi che è nato "Vimini". Che poi sia stato Fausto Mesolella ad occuparsi della colonna sonora - due candidature David Donatello per i film "Lascia perdere Johnny" e "Into paradiso" il risultato non può essere che emozionante Una piccola storia che porta a grandi riflessioni. Come è nata?Dall'osservazione, dall'ascolto e dal vissuto quotidiano. I temi principali trattati sono quelli che caratterizzano inevitabilmente la vita di ognuno di noi: dinamiche familiari, amicizia, amori non professati in tenerà età, tradimento, fiducia. Li viviamo, li "sentiamo" ogni giorno. Di qui, l'idea di raccontarli in una storia arricchita dalla magia degli arcobaleni. Anche perchè, in realtà credo esista davvero un'energia "nascosta" che regola i rapporti umani.Vimini, protagonista, centro del racconto con i suoi pensieri e i suoi ricordi. Che rapporto hai nei suoi confronti? E rispetto ai personaggi maschili?Ovviamente sono molto affezionato a Vimini, ma non si tratta di un affezionamento eccessivamente morboso. Del resto, nonostante il titolo del romanzo prenda spunto dal suo nome, alla fine sono i personaggi che le girano intorno a "darle vita", a muovere la storia. Di conseguenza, e a differenza di quello che si potrebbe pensare, non ho una vera e propria predilezione nei confronti della sua figura: è importante tanto quanto le altre, comprese quelle maschili.Brevità dell'opera: casualità o scelta?Scelta: adoro i romanzi brevi. Poi mi piaceva l'idea di riuscire a rispettare i tempi musicali, di far combaciare la durata della colonna sonora allegata con lo scorrere della lettura.Ogni libro è scritto per un motivo. Il tuo fine quale è? Cosa ti sei prefissato?Se scrivere è vita, non credo possano esserci altre motivazioni. Il fine è quello di scrivere e scrivere ancora, non sottovalutando la musica e con la naturale conseguenza di qualche capolino nel cinema. Nascono così, e grazie alla collaborazione col regista Alfredo Buonanno, i cortometraggi estratti dai miei romanzi.Mille emozioni in poche pagine. Il segreto di un equilibrato mix.Rispettare i personaggi e i temi trattati. Trattenere il respiro e il proprio ego.Hai già scritto altri romanzi? e VIMINI che cosa rappresenta nella tua vita?La prima pubblicazione è arrivata tre anni fa, con "Carillon" e la stessa formula di un libro con colonna sonora. In pochi mesi il libro è diventato un piccolo caso editoriale per il numero di copie vendute ed ha posto, quindi, basi solide per questa seconda prova, Vimini, che probabilmente è un punto di partenza.Un saluto per il blogSaluti e giù il cappello a chi lavora dal basso e a chi segue il basso, dal basso.Ed ecco qui un'intervista al chitarrista: FAUSTO MESOLELLACome è stato dover scrivere e fare musica per un libro?Personalmente credo che la vita stessa sia sempre accompagnata dalla musica. Accompagnare un romanzo, quindi, è stata una cosa semplice per me che anche quando leggo un giornale immagino ci sia una colonna sonora.La funzione della musica. Pensi posso aiutare a far calare i lettori maggiormente nell'atmosfera? A renderli più "dentro il testo'"?É bello immaginare che leggendo un libro ci siano tracce musicali che ne sottolineano l'intensità. Perchè è proprio questo quello che fa la musica: aumenta l'atmosfera. Non guida il racconto, lo lascia libero. Però amplifica le sensazioni del lettore.