Recensione Wolf la belva è fuori

Jack Nicholson, redattore di una prestigiosa casa editrice, di ritorno dal lavoro investe un lupo, a causa della strada ghiacciata che gli fa perdere il controllo dell’auto. Pensando che l’animale sia morto tenta di spostarlo dalla strada ma, inavvertitamente, la bestia salta su, sorprendentemente in forma, e gli morde una mano. Da allora sarà l’inizio di una lunga trasformazione che terminerà solo qunado la belva sarà finalmente fuori…

Se vi aspettate di vedere un horror non credo che questo film faccia al caso vostro. Wolf, con la meticolosità di un docuumentario, non fa altro che descrivere, in maniera molto dettagliata, la trasformazione di un uomo che sta per divenire licantropo, cosa che sembra già ovvia prima di iniziare a vedere il film, dal momento che il titolo non lascia molto spazio all’immaginazione.

Non ci sono colpi di scena nè spargimenti di sangue, ma nonostante tutto, l’idea è apprezzabile, il film è diretto con maestria e le carenze della trama sono ben raggirate grazie ad un cast impeccabile.

Vale la pena vederlo semplicemente per poter apprezzare la bravura di Nicholson, che buca lo schermo grazie anche al suo sguardo un po’ “lupesco”.

Peccato che manchino un po’ di effetti speciali stile “New Moon”, cosa però comprensibile considerando l’anno di produzione.