presenti spoiler
Ci sono film che non capisco.
Non che sia qualcosa di strano, intendiamoci, ma una cosa è non capire il messaggio di un film, una cosa è non capirne le dinamiche, un'altra invece è non capire proprio i presupposti, il perchè.
E questo è il caso di Womb.
Grande soggetto, ottima idea, perversa sì, ma ottima.
Ma mi è sembrato un grattacielo di sceneggiatura costruito su fondamenta che non ci sono. Roba che arrivi anche a costruire l'ultimo piano ma poi non fai in tempo a dire "guarda che bello" che cade tutto giù.
Film colto, complesso, psicologico e psicanalitico.
Ma, per capirsi, è come se in "Non è un paese per vecchi" Chigur, i messicani e Harrelson avessero fatto tutto quel casino perchè Brolin aveva rubato un pacchetto di Mentos.
La clonazione, l'amore malato, la volontà di perdurare, il bisogno latente di affetto e di sesso da ricercare nella stessa persona, mille tematiche interessantissime sì, ma che in Womb partono da presupposti completamente sbagliati.
Rebecca ha conosciuto Tommy per pochi giorni a 9 anni. Bellissima amicizia, poi lei se ne va.
Torna dopo 12 anni, ancora pochi giorni e lui muore.
Tutto è in nuce, abbozzato, questo amore non ancora vissuto, questo sesso non ancora consumato (già, quale delle due è l'istanza più forte?), tutto è verosimile, bello, affascinante e tremendo nel suo epilogo (a proposito, bellissima la scena solo evocata dell'incidente).
Poi, poi, scopriamo che siamo in una specie di Non Lasciarmi (film simile ma sensibilmente superiore), che il mondo è andato avanti, e parecchio.
E arriva così la scelta di Rebecca.
E sono tutte qui le fondamenta inesistenti di Womb.
La scelta di Rebecca presupporrebbe un amore infinito, un non saper vivere senza l'altro, oppure un bisogno fisico opprimente.
Ma perchè Rebecca fa tutto questo?
Amore sconfinato? Pazzia? Una tenera e allo stesso perversa componente sessuale?
Sta di fatto che Rebecca lo fa, non se ne sa il motivo preciso e non si capisce a che cosa potrebbe portare poi.
Forse aspettare 25 lunghi anni per poi sperare di avere una nuova storia? Oppure consumare quella notte di sesso mai (almeno credo) avuta prima?
Io tutto st'amore non l'ho visto, io tutta sta passione non l'ho vista.
E la stessa sceneggiatura non me le mostra ste cose.
Quindi rimane solo una strada, la completa pazzia di Rebecca.
Ma anche in questo caso tutto questo percorso di madre, crescita del bambino, "ricostruzione" di Tommy, la vedo come una cosa francamente esagerata, un lunghissimo gioco per poter bruciare, forse, una piccola candela poi.
E allora credo che l'unica via sia quella di vedere Womb come film prettamente psicologico, quasi a tesi, una pellicola che più che raccontare (o saper raccontare) una storia, vuole portare a livelli estremi un famosissimo complesso.
Sì, ma anche qui sbaglia nelle fondamenta perchè bisognerebbe ricordare che il complesso di Edipo non è solo nel desiderio della madre (o comunque del genitore di sesso opposto) ma anche in quello di "morte" del padre (o genitore dello stesso sesso).
Più che Edipo io ci vedo qualcosa di diverso, un tentativo di raccontare, forse, quello che raccontava anche Moon, ovvero la clonazione del sentimento, il suo possibile ripetersi.
Ma, anche qui, il film pecca.
Insomma, non riesco a trovare il senso, problema mio.
Eppure resta un bel film, suggestivo, fotografato benissimo (che belle le spiagge, il mare, tutto così freddo, bianco, quasi glaciale anche nel sole), morboso (secondo me pure troppo, sempre riferendomi alla mancata base di tutto, ma quella vasca da bagno, quei nudi bambini, quel sesso latente quasi in ogni inquadratura...), recitato bene, zeppo di scene davvero potenti come, oltre a quella sopracitata dell'incidente, quella del compleanno e quella del sotterramento del dinosauro che, sono sicuro, avrà forti significati metaforici che, come il resto del film, non sono riuscito a cogliere.
Un film europeo, asciutto, essenziale.
Molto onesto e fair, ad esempio nell'avere Eva Green e non mostrarla mai nuda, malgrado la miriade di occasioni presenti nel film.
A me interessa molto la pazzia, la morbosità, la "perversione" nel cinema, ma in Womb non sono ruscito a trovare i pezzi mancanti tra tutto quello che ho visto nella prima mezz'ora e la scelta successiva di Rebecca.
Ho visto, con tematiche simili, roba eticamente e morbosamente molto più estrema, penso ai devastanti ultimi 10 minuti di Seul contre tous.
Ma lì il senso che poteva portare a quella scelta moralmente terribile l'avevo trovato. Qui no.
Insomma, Womb è un bel film sbagliato.
Sempre meglio di un brutto film riuscito.
( voto 6,5 )