Recensione "Zia Mame" - Patrick Dennis

Creato il 25 agosto 2011 da Maryg90
Sì, lo so. La mia vacanza è durata un po' più del previsto, ma ora sono pronta a recensire tutto ciò che mi è restato in arretrato. Per la cronaca, Berlino è una bella città che consiglio a tutti! Se poi si è così fortunati di trovarsi davanti il tappeto rosso della première di "Cowboys & Aliens" con Harrison Ford, Daniel Craig e Olivia Wilde... Questa è un'altra storia, ora concentriamoci su "Zia Mame".
Patrick Dennis
Zia Mame
Pagine 338
€ 16,58
ISBN 9788845923999
Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone – poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica «Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!», e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento. Per fortuna sua, e dei lettori, Patrick ha scelto la seconda opzione, e scritto questo libro tuttora leggendario. Non è certo che Dennis volesse inventarsi, come è stato detto, un’alternativa americana a Mary Poppins: ma lo è che chi arriva all’ultima pagina, e vede zia Mame partire per un nuovo viaggio, ha la sensazione di separarsi dalla parte più lieve, libera e felice di sé.
RECENSIONE
Me ne rendo conto: ho scoperto l'acqua calda. Zia Mame è stato un clamoroso successo nel 2009, quando l'Adelphi ha deciso di pubblicarne una nuova edizione, ma fino a pochi giorni fa ignoravo di cosa si trattasse nonostante lo avessi visto in ogni scaffale di libreria.
Ora che l'ho letto, posso capire il clamore creatosi intorno a questo simpaticissimo libro. Zia Mame è un personaggio unico nel suo genere. E' affascinante, pazza, ingenua, combattiva, idealista e gli aggettivi si potrebbero sprecare all'infinito. Un personaggio a tutto tondo che illumina con il suo passaggio qualsiasi luogo e azione; la protagonista indiscussa del romanzo. Patrick, il ragazzo di cui si prende cura Mame, è sì il narratore, ma la presenza della zia è soffocante in ogni suo racconto, tutto gira intorno a lei, come si può già notare dal titolo del romanzo.
Non è un romanzo convenzionale poichè non ha una vera e propria trama, ma sono una serie di racconti legati insieme per creare un grande puzzle: la vita della camaleontica zia. Il filo conduttore è ben definito, ma si può leggere benissimo con numerose pause, un po' come una serie televisiva, anche se sono certa che non vorrete abbandonarlo nemmeno per un secondo come è successo a me. Nonostante sia stato scritto quasi 50 anni fa, è attuale in modo sconcertante e l'anticonformismo di Zia Mame è lo specchio di quello di Dennis.
Uno dei grandi pregi di questo libro è lo stile di Patrick Dennis. Non conoscevo questo autore, ma grazie anche all'approfondimento a fine libro, ho scoperto un grande scrittore. Il suo stile divertente, leggero, particolareggiato, ma mai noioso è il fiore all'occhiello di questo libro.
A questo proposito, un grandissimo merito va al traduttore e curatore Matteo Codignola, già traduttore del grande successo La versione di Barney, che ha riprodotto in modo, a mio parere, molto efficace questo stile particolare. Ci si dimentica facilmente di queste figure, ma se non ci fossero, non potremmo spesso goderci i nostri libri preferiti, quindi mi sembra giusto elogiare chi se lo merita.
In conclusione, posso dire che è una lettura leggera, non impegnativa, ma allo stesso tempo non banale. Lo consiglierei a chiunque, anche ai più giovani.
Il seguito, Intorno al mondo con zia Mame, è già nella mia infinita lista delle cose da leggere.
VOTO:

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