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Recensioni a basso costo: Angel, di Dorotea De Spirito

Creato il 09 ottobre 2012 da Mik_94
Amo il mio opposto, il mio negativo, il mio veleno e il migliore dei miei antidoti. E' sbagliato. E' impossibile, Ma è vero, è reale. Come il nostro amore. Ciao a tutti! Proprio nel giorno dell'arrivo del sequel sugli scaffali (l'anteprima quie presto la mia recensione!), ecco la recensione di Angel – L'amore è un demone. Scappando tutto d'un fiato a scuola, vi auguro buona lettura :)
Recensioni a basso costo: Angel, di Dorotea De SpiritoTitolo: AngelAutrice: Dorotea De SpiritoEditore: MondadoriNumero di pagine: 341Prezzo: € 9,50Sinossi: Le antiche mura di Viterbo custodiscono un segreto: una comunità di angeli che da secoli convive pacificamente con gli abitanti della città. Vittoria ha sedici anni, è un angelo, ma è diversa da tutti i suoi simili: è senza ali e per tutta la vita si è sentita un'esclusa, un'estranea persino nella propria famiglia. Questa consapevolezza l'accompagna sempre, mentre la sua esistenza scorre tranquilla giorno dopo giorno tra scuola, amici e litigi con la sorella maggiore. Ma quando arriva in città Guglielmo, un ragazzo misterioso dagli occhi magnetici, il mondo di Vittoria viene sconvolto, e lei scopre che l'amore può rivelarsi il peggiore dei demoni.  
                   La recensione
Recensioni a basso costo: Angel, di Dorotea De SpiritoL'amore è un demone. L'amore desidera qualcosa di cui ha bisogno, ma che non ha ed è quindi mancanza. L'amore è un demone”, Platone.Io e Dorotea, negli anni, ci siamo incrociati quasi senza volerlo. Senza saperlo. Treni con mete diverse, ma con inaspettate tappe in comune. La prima volta che ho incontrato il suo nome, è stato sul web: un ricamo bianco in cima al primo piano di un ragazzo troppo bello o, forse, di una ragazza troppo brutta. Capelli sparati in tutte le direzioni, sguardo imbronciato, il sopracciglio sollevato sugli occhi neri di mascara. Titolo, Destinazione Tokio Hotel. Flash di pensieri lampo. Chihapotutomaiscriverlo, oddiomio, nonlo leggereinemmenosemiviolentasseilcervello! Tempo una settimana ed ero in libreria, a sfogliarlo di soppiatto, vergognoso e furtivo come una ragazzina davanti a Cinquanta sfumature di grigio. Sospiro malinconico. L'amore rende incredibilmente idioti. L'amore...un goffo tentativo per cercare di costruirne uno, diciamo. Era l'epoca delle medie. Tanti capricci per un motorino mai avuto, un paio di Vans sdrucite ai piedi, i Green Day nelle orecchie e la prima cotta a farmi girare gli ormoni. Lei, biondissima, popolare e pazza di “quei quattro angeli tedeschi”. Io, più brufoli che diottrie, amici sulle dita di una mano e convintissimo che bastassero quattro frasette balbettate a rendermi un brillante intrattenitore. E' stato cinque anni, quindici chili e un centinaio di romanzi fa. Le mie scusanti? La cattiva influenza delle troppe commedie romantiche viste con mamma, un'insana idea di romanticismo maturata con Disney Channel e un primo esperimento di aprirmi, sul mondo, una strada alternativa a suon di parole (e rigorosamente scritte!). Era nata così l'idea di scrivere una fan fiction. Di scrivere qualcosa per cui farla sorridere, di cui parlarle. Di scrivere qualcosa per lei e basta. Quella storia non è altro che un documento Word salvato in una cartella sperduta del mio portatile, e quella ragazza un volto a cui dire “ciao” tra corridoi affollati e facce indistinguibili. All'ennesimo compleanno di diciott'anni – uno dei più importanti – ecco rispuntare quel nome da un passato ancora fresco e dalle pagine fruscianti di un volume da cui il gemello cattivo di Cupido mi aveva fatto rubare informazioni e sogni condivisi col mondo.Recensioni a basso costo: Angel, di Dorotea De SpiritoUna lettera di un'amica ad un'altra, in cui, tra cuoricini, fiori e svolazzanti virgolette c'erano queste frasi: Ti auguro di trovare la vera felicità. Ti auguro di non dover mai chiedere scusa per la tua gioia. Ti auguro di apprezzare ogni piccola cosa. Ti auguro di essere sempre ciò che vuoi essere. Ti auguro di riuscire a raggiungere i tuoi sogni. Acchiappali con un retino da farfalle se volano troppo in alto e non riesci a sfiorarli, ma non smettere mai di lottare per loro, di avere voglia di realizzarli. Ti auguro un giorno senza fine. Ti auguro di piangere. Per le cose brutte e quelle belle. Ti auguro di sorridere, sempre. E spero di poterti essere accanto un giorno per vederti sorridere. In un'aggraziata parentesi, il nome dell'autrice di questi piccoli attimi di commossa e gioiosa poesia. Dorotea De Spirito. Il romanzo, Angel. Qualche settimana dopo, complice l'uscita imminente dell'atteso sequel, l'ho avuto tra le mani. Mio, per qualche ora sottratta allo studio e al solletico di un sole ancora avvolgente per essere pieno ottobre. Mio, come acqua piovuta sul deserto e poi tornata al cielo. Fragile, piacevole, refrigerante e caldo al contempo. Bello, seppur non destinato al per sempre. Racconta di una secolare Viterbo suggestiva come non mai, di un legame simbiotico con l'iPod e la sua musica –“medicina e veleno dell'umo, ma soprattutto fidata compagna di vita”-, di un angelo senza ali e di un demone senza odio nei suoi occhi di onice. Anime che si sentono fuori posto, che non dovrebbero amarsi, destinate a rincorrersi senza tregua come la luna e il suo amato sole. Guglielmo e Vittoria sono i protagonisti di questa tenera storia d'amore maledetta del cielo e protetta dalla terra. L'ennesima. Recensioni a basso costo: Angel, di Dorotea De SpiritoTutto già letto, tutto già scritto. Solita trama, solito tutto. Forse, ma anche no. Dorotea è una mia coetanea, figlia della mia generazione e sorella del mio tempo. Ama la mia Italia, i 30 Seconds to Marse i My Chemical Romance e quell'amore creduto eterno che tutti noi abbiamo provato una volta o stiamo ancora cercando. Li studia, li ama, ne parla e continua a condividere con noi quei sogni di bambina cresciuti assieme a lei. Adesso, che ha ventun anni, ne sono ben quattro: sono rilegati, hanno le copertine lucide, il logo della Mondadori sul dorso e - tra testi di scuola, peluche e foto con gli amici – fanno compagnia sul comodino a lei e a lettori sempre più numerosi. Anafore, frasi messe in fila come i versi di una poesia, risate leggere, riflessioni spuntate tra un bacio e un ennesimo mistero, capitoli dai titoli stupendi che incuriosiscono e scrivono il ritornello di una ballata immaginaria. Angel è una lettura rilassante, lieve e giovanile. Nonostante un finale frettoloso, negativamente influenzato da uno stile florido nelle forme ma acerbo nei contenuti, l'opera seconda della giovane viterbese è, tra i tanti urban fantasy pubblicati, il più simile a Twilight, ma anche quello che, nel bene e nel male, più gli si avvicina. Con esso, ho avuto l'impressione di scoprire non solo un'autrice dalle grandi potenzialità, ma un'amica dalla bell'anima. Una persona bella, con pensieri puliti e un'immaginazione romantica, in cui i suoi personaggi, come in una scena da musical, parlano attraverso le canzoni d'amore più belle, promettendosi l'eternità con le melodie dei Pink Floyd, James Blunt e Chris Martin, all'ombra di una statua di rose rosse e marmo. Paradisi che nascono dall'inferno, sorrisi angelici in metropolitana, stelle consacrate a noi... Il mio voto: ★★★Il mio consiglio musicale: Yellow - Coldplay

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