Recensioni - "Delirium" di Ivo Gazzarrini

Creato il 13 luglio 2015 da Letteratura Horror @RedazioneLH
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Pubblicato Monday, 13 July 2015 10:00

"Delirium" di Ivo Gazzarrini è il nuovo ebook horror edito da Dunwich Edizioni recensito da LetteraturaHorror.it. "Delirium" è anche in cartaceo in "Grindhouse Volume 1". Leggi trama e acquista l'ebook
Quando Quentin Tarantino incontra la sana e ricca provincia italiana con qualche tocco di Butterfly Effect e Dario Argento (dei primi tempi) e un pizzico di Donnie Darko e David Lynch. In questa "semplice" frase potremmo racchiudere Delirium di Ivo Gazzarrini.
L'autore toscano, in questo romanzo breve porta in dota la sua grande esperienza di sceneggiatore (suoi i film di Ivan Zuccon) e amante e conoscitore dell'horror puro, a carattere mondiale.


Ciò che più impressiona in Delirium è il vortice di violenza veloce, durissimo, allucinato in cui i personaggi si trovano coinvolti. Il male, quello vero, viene rappresentato nella sua forma più nuda e cruda. Evitiamo di scrivervi, in questa sede, ciò che più ci ha impressionato in questa storia onde evitare spoliering fastidiosi e dannosi, ora vi basti sapere che in quello stesso circolo di violenza ci entrerete anche voi, sarete coinvolti dalla prima all'ultima pagina e non potrete farne più a meno. L'unica controindicazione è che lo leggerete tutto di un fiato, trascinati dentro la storia, provando gioie e dolori dei protagonisti in cui irrimediabilmente vi riconoscerete.
Gazzarrini è stato bravissimo a rappresentare i luoghi e i personaggi la loro psicologia e il loro modo d'essere senza mai perdersi in lungaggini narrative, senza mai "innamorarsi" troppo della propria storia e dei propri soggetti (come spesso capita) ma facendo "entrare" il vissuto e il passato direttamente nella storia, dove tutti sono coinvolti, nessuno escluso.
Di altissimo livello lo stile narrativo, tutto al presente, una pratica notevole da vero fuori classe della penna, così come notevole e da vero fuori classe dell'horror, l'idea di non lasciare riferimenti spazio temporali in tutto il racconto ed è forse proprio questo ciò che impressiona e atterrisce di più.

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