Il film è ambientato in un ipotetico futuro (Stati Uniti 2022) dove la situazione socio-economica è stabile, la disoccupazione è ai minimi storici e la criminalità quasi completamente azzerata. Il prezzo da pagare per vivere in questo futuro idilliaco 364 giorni l'anno, è una sacrificare un singolo giorno per quella che è definita la "notte del giudizio". Si tratta di dodici ore in cui ospedali, polizia, pompieri e tutti gli altri servizi cessano momentaneamente la loro attività, per lasciare spazio a una notte di pura violenza, in cui ogni crimine è permesso, senza ripercussioni (legali) di alcun tipo.
Protagonista è la tipica famiglia americana che tu ti immagini: il padre, Mr Sandin, che per lavoro progetta sistemi di sicurezza (studiati appositamente per la "notte del giudizio"), sta tornando dal lavoro, la madre Cercei, il figlio (scemo) che è nascosto in un armadio e la figlia che è in camera col fidanzato odiato dal padre di lei.
Mancano 62 minuti al loro coprifuoco. Mancano 62 minuti all'inizio della "notte del giudizio" per tutti gli altri. Altri che non sono necessariamente i mostri assassini della situazione, ma che possono tranquillamente essere anche le vittime. Così come una vittima - che più tardi scopriremo essere un senzatetto - è anche quella che Charlie, il figlio (scemo), fa entrare in casa dopo il suono della sirena. Ora, il problema è che questo senzatetto era la vittima "prescelta" di un gruppo di debosciati figli di papà, che lo rivogliono indietro a tutti i costi per poterlo
Il colpo di scena vero e proprio, quasi di romeriana memoria azzarderei, arriva a poco più di un quarto d'ora dalla fine, quando ormai tu spettatore sei pronto a tirare un sospiro di sollievo, e così... sbam! Arrivano i nuovi aguzzini che tu non t'aspetti, anche loro capeggiati dallo psicopatico di turno (una donna in questo caso). Purtroppo a sto giro, i cattivi di turno sono fin troppo organizzati - tutto il contrario del gruppo di studentelli figli di papà di prima - e si perdono tra un tirare fuori lo scotch per legare la famiglia, una preghierina di buon auspicio e uno scambio di batture con Cercei... e, sbam! Un altro colpo di scena rende gli aguzzini
È interessante vedere come le tre generazioni di personaggi all'interno del film, abbiano metabolizzato il concetto di "notte del giudizio":
- gli adulti (i.e. i Sandin, i loro vicini, il senzatetto), avendo vissuto ciò che era l'America prima, indipendentemente dalla loro scelta di nascondersi in casa o di uscire e ammazzare tutti, sono lucidi e coscienti mentre fanno quello che fanno: non sono dei pazzi esaltati e, se/mentre ammazzano qualcuno, sanno che stanno togliendo la vita ad un essere umano, non pettinando una bambola.
- i bambini (i.e. Charlie), non avendo la più pallida idea di come fosse l'America prima, non possono capire l'idea di fondo che tiene in piedi la "notte del giudizio" (e l'America stessa). Di conseguenza, sono più propensi a fare sciocchezze che potrebbero eventualmente mettere in pericolo sia loro che le loro famiglie - esempio lampante ne è Charlie che fa entrare in casa un perfetto sconosciuto.
- la generazione di mezzo (i.e. i tizi mascherati, il fidanzato di Zoe), invece, nonostante abbia vissuto l'America di prima solo per pochi anni durante l'infanzia, ha deciso scelleratamente di inscenare una sorta di Arancia Meccanica per "purificarsi" l'anima.