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RECENSIONI LAMPO – Scusate, se siamo in ritardo, ma soffriamo di film interructus

Creato il 06 novembre 2014 da Fabioeandrea

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Miss Violence (2013) di Alexandros Avranas

Famiglia borghese addolorata per il suicidio di uno dei membri più piccoli della famiglia nel giorno del suo 11° compleanno? Così parrebbe. Poi però la cinepresa entra nel loro appartamento e li segue nei giorni a venire, portando alla luce tutte le belle atrocità familiari. Vi fa stare male? È voluto. Ottima la fotografia. Ottima la sceneggiatura al servizio di una regia cruda e senza troppi pudori. Vi ricordo sempre che il mio filmino della cresima è peggio!

Song ‘e Napule (2014) dei Manetti Bros.

Io sono sincero e lo sapete che non ho troppi peli sulla lingua: seguo i Manetti Bros dal loro disastroso debutto sul grande schermo e devo dire che, nonostante tutto quello che se ne dica, non hanno mai toppato per stile, regia, sceneggiatura. Anche questa volta, imbastiscono un film che potrebbe benissimo essere un plot americano (poliziotto che finge di essere un-altro-mestiere-x, infiltrandosi in un particolare giro, per arrestare qualcuno… vi dice niente Point Break? Un poliziotto alle elementari? Il mio filmino in una dark room?) Ecco, qui uguale.

Trascendence (2014) di Wally Pfister

Qualcuno licenzi l’agente di Johnny Depp. Non ho altro da dire. Film mediocre.

Marina (2013) di Stijn Coninx

Biopic sull’autore della canzone “Marina”, Rocco Granata. Melodrammatico, severo. Fastidiosissimo Luigi LoCascio che ha messo troppa teatralità in un ruolo che, forse, avrebbe dovuto essere più contenuto e misurato. Nonostante questo, è una pellicola che vi consiglio. La sceneggiatura è interessante, la regia non è particolarmente incisiva, ma rimane comunque un buon film.

The German Doctor – Wakolda (2013) di Lucía Puenzo

Mad Doctor nazisti ancora vivi ai confini del mondo. Nel 1960 il medico tedesco Josef Mengele, sotto falsa identità si trasferisce in un hotel della Patagonia gestito da Eva e suo marito Enzo, e diventa particolarmente interessato alla loro figlia Lilith. Ansia, nooooooo! È come se per vostro figlio aveste scelto come pediatra il mostro di Düsseldorf! Bisogna dire che c’è un buon equilibrio fra regia e sceneggiatura.

Non-stop (2014) di Jaume Collet-Serra

Ennesimo film con Liam Neeson che salva lagggente. Era da evitare… purtroppo una vocina nella mia testa mi ha detto: ma sì, ma guardalo, ma tanto ti togli il pensiero. Coglione io! Un’americaGAta.

I FILM CHE ABBIAMO (ACCURATAMENTE) EVITATO

Francesco da Buenos Aires – La Rivoluzione dell’uguaglianza (2014) di Miguel Rodriguez Arias e Fulvio Iannucci

Prima di guardare questo film, mi faccio inculare da uno degli alberi parlanti del Mago di Oz. Allora, ci manca solo la propaganda cattolica al cinema. E cosa è? Il film di Ned Flanders sulla Bibbia????

Fabio Secchi Frau


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