Fino a prova contraria – Devil’s Knot (2013) di Atom Egoyan
Non capisco perché Atom Egoyan non faccia più film di questo genere, piuttosto che di altri che non lasciano minimamente il segno (e lo dico perché neanche io mi ricordo bene i titoli dei suoi film, eh!). La descrizione, attraverso la storia di un vero caso giudiziario, di quanto l’America sia infarcita di pregiudizi, ignoranza e fondamentalismo religioso tanto quanto lo sono certe altri stati islamici che combattono, è un pugno allo stomaco senza pietà dato alla bandiera stelle e strisce che in tanti dovrebbero vedere. Recuperatelo perché ne vale la pena o il pugno allo stomaco ve lo do io. E non capisco perché il mento di Reese Whiterspoon sia meno fastidioso quando ha una pettinatura Anni Ottanta.
The English Teacher (2013) di Craig Zisk
Mi ero approcciato a questa commedia con alcune riserve che si sono sciolte immediatamente dopo aver visto lo stile della pellicola (le didascalie che compaiono quando la narratrice parla della protagonista sono un piccolo espediente per mantenere vivissima l’attenzione dello spettatore… e ci riescono, cavolo se ci riescono!). Craig Zisk e gli sceneggiatori (Dan e Stacy Chariton) hanno scelto un buonissimo modo di raccontare le vicende sentimental-professionali di una comune insegnante d’inglese di provincia che vuole trasporre teatralmente uno spettacolo scritto da un suo sfortunato ex alunno (un Michael Angarano meno fumato del solito). Julienne Moore ha scelto un buon film e, per di più, nel finale si spinge così in là far impallidire Mrs. Robinson.
FILM CHE ABBIAMO (ACCURATAMENTE) EVITATO
Edge of Tomorrow – Senza domani (2014) di Doug Liman
“Vivi Muori Ripeti Vivi Muori Ripeti Vivi Muori Ripeti”. Preferirei MORIRE piuttosto che RIPETERE l’errore da VIVO di guardare un altro film con Tom Cruise pieno di effetti speciali e con molto poco altro dentro. Ehi, America, VAFFANCULO. Perché tenti sempre di rifilarmi roba che potrebbe essere diretta da quel pazzo di Michael Bay?!?!
Fabio Secchi Frau