Il sito Tripadvisor.it
E' di questi giorni la notizia che il Tribunale di Parigi ha condannato al pagamento di 430.000 Euro di multa i siti internet Expedia, Tripadvisor e Hotels.com per pratiche commerciali scorrette.I tre famosi siti internet che si occupano di viaggi, secondo il Giudice parigino, hanno ingenerato confusione negli utenti/consumatori tra siti di opinione - Trip advisor - e siti commerciali, pubblicando opinioni anonime, fornendo risposte sbagliate riguardo i posti disponibili in alcuni alberghi e indirizzando verso altri alberghi, loro partner commerciali. La mancanza di trasparenza nei giudizi crea un danno ai potenziali clienti.
L'azione è stata promossa da Sinhorcat - l'Associazione francese degli albergatori -. La notizia è stata accolta con soddisfazione da Federalberghi, la quale ha diffuso una nota nella quale dice che "La sentenza del Tribunale di Parigi, emanata su istanza di Synhorcat (l'associazione francese degli albergatori), costituisce un importante successo dell'azione che Hotrec (l’organizzazione europea degli alberghi, ristoranti e bar), insieme a Federalberghi e alle altre associazioni nazionali, sta promuovendo in tutti i paesi europei per contrastare le pratiche commerciali scorrette".
La famosa Associazione di albergatori italiani ha recentemente inviato una lettera ai Ministeri del Turismo e delle Attività produttive, nella quale ha chiesto un intervento nei confronti di siti internet - prima di tutto Tripadvisor -, perchè provvedano a "imporre nelle norme sui blog anche il diritto di replica, l’obbligo del nome e cognome o se no la presa di responsabilità da parte del sito".
Lo scopo è quello di combattere le recensioni anonime sugli alberghi. Federalberghi vorrebbe che chi inserisce una recensione indicasse nome e cognome, numero della stanza e periodo di permanenza nella struttura.
Il Presidente Bernabò Bocca ha aggiunto, in proposito, che "Tripadvisor ci ha detto che non è possibile. E almeno sul numero della camera e sulla data di soggiorno che forse vedranno. Ma non basta. Né mi accontento del calcolo della probabilità secondo cui per un tot di pareri fasulli, la maggior parte è vera".
Vedremo chi la spunterà....
Roma, 12 ottobre 2011 Avv. Daniela Conte
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