La città dorme in un
silenzio che fa male. Estraneo quanto una canzone urlata in una notte senza
luna. Buia e profonda. Incavata nel cuore. Qualche auto si trascina stanca
sulla via, sotto un cielo di palazzi. È inconfondibile il rombo sommesso dei
motori e l'asfalto baciato dalle ruote.
Nessuna voce. Le serrande abbassate a
metà creano ombre nelle impronte della stanza. Sul mio viso rapito da un bianco
perlaceo. Giochi di oscurità represse che ogni tanto spuntano fuori dagli
intarsi di un giorno muto. Pensieri s'intrecciano nelle pieghe della pelle, tra
un respiro e l'altro, sottili e pungenti. Rose percorse da labirinti di spine.
Un passo immerso in
questa quiete di feste finite, bagnato da sospensioni segrete. Tutto è statua
di marmo. Io, scolpita dal tempo che va, mi cerco nelle sacche di un'alba ancora
distante.
Foto di erisember
http://erisember.deviantart.com/