Buongiorno e buon inizio settimana! Come ogni lunedì anche oggi torna la nostra rubrica "Recommend a..." con la quale, a seconda del prompt proposto da Chick Lovers It che ha inventato questa rubrica, vi consigliamo un libro che a noi è piaciuto molto.
Oggi è la volta di un libro letteratura contemporanea e io vi consiglio questo maginifico romanzo:
Finché le contraddizioni del conflitto in Vietnam, esplose negli Stati Uniti, non coinvolgono anche lui, e nel modo piú devastante: attraverso l'adorata figlia Merry, decisa a «portare la guerra in casa». Letteralmente. Ma Pastorale americana non si esaurisce nell'allegoria politica; è un libro sulla vecchiaia, sulla memoria, sull'intollerabilità di certi ricordi.
Lo scrittore Nathan Zuckerman, fin dall'adolescenza affascinato dalla vincente solarità dello Svedese, sente la necessità di narrarne la caduta. E ciò che racconta è il rovesciamento della pastorale americana: un grottesco Giudizio Universale in cui i Levov, e i lettori, assistono al crollo dell'utopia dei giusti, al trionfo della rabbia cieca e innata dell'America.
Pastorale Americana è un libro che ho letto qualche anno fa, comprato sotto consiglio del libraio dov'ero andata a comprare un regalo di compleanno. Ci conosciamo dai tempi del liceo e, negli anni, ha imparato a conoscere i miei gusti e mi ha anche aiutato ad ampliarli e credo proprio che se non me lo avesse messo in mano lui, questo libro non sarebbe mai arrivato sul mio scaffale.
In questo romanzo Philip Roth racconta la vita Seymour Levov promettente ebreo ricco e perfettamente integrato nella società americana, peccato che la medaglia abbia sempre due facce e se da una parte c'è la popolarità avuta al liceo, in vecchiaia c'è la caduta e il disfacimento dei sogni di gloria dello Svedese.
Indubbiamente è un romanzo di non facile lettura, ma vi consiglio assolutamente di leggerlo perché vi farà riflettere su tante cosa.
Al prossimo lunedì con nuovi consigli librosi!