Buon lunedì!
Come è andato il weekend? Spero bene, il mio non è andato malaccio, ho anche finito un libro geniale di cui vi parlerò presto.
Quest’oggi, però, è tempo di un nuovo Recommendation Monday.
[Ricordo che chiunque può partecipare alla rubrica e che trovate i temi nella barra qui in alto, alla voce “Recommendation Monday”.]
CONSIGLIA UN LIBRO AUTUNNALE
Con questo tema siete liberi di esprimervi come volete. Io personalmente al tema ci ho pensato con un libro in mente. Un libro che è malinconico come certe giornate ottobrine, meravigliosamente triste come certe piogge novembrine e che racconta l’autunno di una donna bloccata tra passato e presente. Un racconto di struggente bellezza firmato Irene Némirovsky. Il libro di questo lunedì è Come le mosche d’autunno.
Come le mosche d’autunno (Les mouches d’automne) | Irene Némirovsky| trad. G. Cillario| 1931 | Adelphi | 99 p. | ISBN 9788845922077
È lei, Tat'jana Ivanovna, la vecchia nutrice, a preparare i bagagli di Jurij e di Kirill, i ragazzi che partono per la guerra; ed è lei a tracciare il segno della croce sopra la slitta che li porterà via nella notte gelata. Sarà ancora lei a rimanere di guardia alla grande tenuta dei Karin allorché la famiglia dovrà, come tanti, rifugiarsi a Odessa e ad accogliere Jurij quando tornerà, sfinito, braccato. Né si perderà d'animo, la vecchia nutrice, quando dovrà camminare tre mesi per raggiungere i padroni e consegnare loro i diamanti che ha cucito a uno a uno nell'orlo della gonna. Grazie a quelli potranno pagarsi il viaggio fino a Marsiglia, e proseguire poi per Parigi. Nel piccolo appartamento buio che hanno preso in affitto Tat'jana vede i Karin girare in tondo, dalla mattina alla sera, come fanno le mosche in autunno. Lei, che è stata testimone del loro splendore, che li ha visti crescere, che li ha curati e amati per due generazioni con fedeltà inesausta, li vedrà adesso vendere le posate, i pizzi, perfino le icone che hanno portato con sé. Sembra che nessuno di loro voglia ricordare ciò che è stato; solo lei, Tat'jana Ivanovna, ricorda: così una notte, quella della vigilia di Natale, mentre tutti sono fuori a festeggiare, si avvia da sola, avvolta nel suo scialle, verso la Senna.
E il vostro libro autunnale qual è?
Buone letture e buona settimana a tutti!