Che stagione! Direi quasi collegabile al cambiamento in atto nella situazione economica, perchè se non sei impegnato direttamente sul sociale ti accorgi solo quando vai in giro e vedi negozi chiusi, molti affittasi e tentativi innovativi (qualche mese fa hanno aperto un locale sulle nuove modalità di fare torte chiamandolo “Magie di zucchero”). Nulla da fare per quanto i costi di esercizio erano bassi han dovuto chiudere.
Siamo immersi nelle sagre, nel ritorno della Pizzica, nel ballo popolare che però non è per nulla semplice. Tutto ciò è sociale con qualche risvolto economico nel mangiare fuori. Si spende meno, si mangia su panche, prodotti senza grandi nomi e ristoratori per l’occasione.
Si sarebbe mai pensato che le Pro-Loco, i baretti, le fiere del Santo sarebbero divenute luoghi immortali? Le fabbriche si sono chiuse, le auto si aggiustano e non si ricomprano, forse il tempo di buttare si è placato.
Recuperare gli oggetti passati non è anche dar valore alle nostre storie. Compresi gli inevitabili errori . Ho scritto inevitabili perché siamo vivi e con qualche difetto di origine!!
M. Cucco. (PG)