Alle ore 9.00 di questa mattina sono iniziate le operazioni per il recupero della nave da crociera Costa Concordia. Naufragata venti mesi fa, nelle acque dell’ Isola del Giglio (Grosseto), è rimasta semi capovolta fino ad oggi. Il tragico incidente causò la morte di trentadue persone e due sono tutt’ora disperse, Maria Grazia Trecarichi e Russel Rebello, per questa ragione, al termine delle operazioni, sarà possibile cercare i corpi delle vittime.
La rotazione è iniziata con tre ore di ritardo a causa del maltempo ed, intorno alle ore 12.00 si è stimato il raddrizzamento di 3 gradi. Sono trentasei cavi d’acciaio (paragonati a quattro volte la Tour Eiffel) e galleggianti di dimensioni titaniche a lavorare per riportare la nave in posizione dritta, tramite il riequilibrio dei pesi.
Si tratta di un’operazione mai effettuata prima e gli occhi del mondo intero sono puntati sulle acque dell’Isola del Giglio. La rotazione avrà termine quando si riuscirà ad appoggiare su un fondale artificiale (a trenta metri di profondità) la Costa Concordia. Sergio Girotto, ingegnere responsabile del progetto per Titan-Micoperi, ha spiegato: «Tutti gli indicatori ci dicono che quello che accade corrisponde a quello che era programmato e siamo soddisfatti. Ma la partita non e’ ancora finita e gli imprevisti ci possono essere anche nella fase finale».
Franco Gabrielli, a capo della Protezione Civile Italiana, ha aggiunto: «Le prime due ore erano le più incerte, non potevamo stabilire quanto la nave fosse incastrata, ma il rischio c’e’ fino alla fine, bisogna guidare lo scafo fino in fondo nella posizione desiderata». Intanto, emerge che la fiancata presenta una significativa deformazione, a confermare che non si poteva attendere oltre per dare il via alle operazioni di recupero.
Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio di monitoraggio ambientale, ha affermato, intorno alle ore 13.00: «Al momento non ci sono elementi di criticità dal punto di vista ambientale». Intanto, la Costa Concordia, che è stata staccata dalle rocce, sta riemergendo dalle acque dell’Isola del Giglio: le operazioni dovrebbero durare dodici ore.
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