Domenica mattina Red Bull e Ferrari hanno presentato una protesta ufficiale per capire la situazione e per appurare se ci sono state violazione nella conduzione di quel test.
Pirelli dal canto suo nel weekend monegasco ha dichiarato di aver fissato una propria data interna oltrepassata la quale non ci sono i presupposti per continuare l’impegno in F1.
Il team principal Chris Horner crede che la questione del test non influirà sulla prosecuzione del contratto della Pirelli con la F1, ma sicuramente da parte sua sarebbe stato gradito un approccio meno aggressivo con le gomme da parte della società italiana.
“E’ una società capace” ha dichiarato Horner. “Si sono spinti ai confini con il prodotto e sanno che hanno bisogno di fare un passo indietro, ma il problema non è con la Pirelli”.
“Il problema è il modo in cui tutta questa faccenda è stata gestita e condotta, questa è la cosa più deludente. E’ la mancanza di trasparenza [sul test], ed è per questo che abbiamo scelto di protestare”.