Dal 23 gennaio in sala la prima opera distribuita in Italia di Domiziano Cristopharo, un compatriota che fa della sperimentazione la sua arma vincente…
Red Krokodil, girato con una troupe veramente risicata (regista tuttofare e attore protagonista), fa delle immagini, di fortissimo impatto, e di poche parole off, gli unici strumenti per raccontare una storia di distruzione fisica e morale di un figlio dei nostri tempi. Cristopharo tenta, riuscendoci per larghi tratti, di fare di Red Krokodil un film d’atmosfera. Un'atmosfera cupa e pessimista, fedele compagna di una storia semplice, a tratti schematica, dove non vi è spazio per la speranza. Nonostante presenze cupe, di matrice Lynchana, e visioni inquietanti, sarebbe sbagliato definirlo un horror.
La krokodil, una delle droghe più distruttive in circolazione, qui co-protragonista ingombrante, non è altro che una metafora del disfacimento interiore di un protagonista, interpretato dal modello, ex tossico, Brock Madson, che non svela mai le reali cause di una crisi personale ormai insormontabile. Il film segue un ritmo lento, dettato dai vari stati di decomposizione progressiva del protagonista, provocando nello spettatore una potentissima sensazione di claustrofobia. Le rare inquadrature esterne, ci mostrano un mondo post apocalittico, in bilico tra passato, presente e futuro.
Quello di Cristopharo, dunque, è un film astratto, carico di simboli e icone, che gioca con lo spettatore, tentando di provocarlo stuzzicando la sua sopportazione dell’orrido, riuscendo alla fine, nonostante non sempre risulti bene a fuoco, a lanciare un messaggio che si spera attecchisca nelle menti degli spettatori, soprattutto italiani.
SI SCONSIGLIA L’ASSUNZIONE AI DEBOLI DI STOMACO.
Mattia Gariglio
Regia: Domiziano Cristopharo – Cast: Brock Madsonm valerio Cassa, Simone Destrero, Viktor Karam – Paese: Italia/Usa 2012 – Durata: 82'
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