Ultimamente andando al cinema mi è capitato di vedere il trailer di RED, film tratto da una miniserie scritta da Warren Ellis e disegnata da Cully Hamner, che uscirà nelle sale italiane l’11 maggio.
A dirla tutta, la mini è un po' vecchiotta, è stata pubblicata in America dalla Wildstorm fra il 2003 ed il 2004 e da noi dalla Magic Press su Wildstorm Presenta 4 vari anni fa. A Maggio la Magic Press la pubblicherà di nuovo in un'edizione speciale per l'uscita del film.
Warren Ellis è uno dei miei scrittori preferiti, secondo me uno dei migliori scrittori di comics dai tempi di Doom 2009 della Marvel (uno dei suoi primi lavori pubblicati in Italia). Quello che fa in molte delle sue opere è portare alle estreme conseguenze i presupposti di ogni serie, ed anche in RED fa qualcosa del genere, partendo da un'idea di base semplice ma efficace su cui costruire un thriller.
In poche parole, pensiamo ad uno dei soliti agenti della CIA che si vedono in film, telefilm e storie di genere. Uno dei migliori, se non proprio il migliore, che si è ritirato e fa la sua vita tranquilla e solitaria da pensionato. Si tratta dell’ex agente Paul Moses, il protagonista della storia, e nel corso della miniserie sembra che W. Ellis non faccia altro che domandarsi “Cosa succederebbe se quelli della CIA cercassero per qualche motivo di uccidere il loro migliore agente, ormai ritiratosi da un pezzo?” Lo svolgersi degli eventi, a partire dal primo dei tre albi della miniserie, non fa che rispondere a questa domanda, e... non voglio dire altro per non rovinare la sorpresa a chi voglia leggere la storia o andare a vedere il film al cinema.
Nonostante apprezzi moto W. Ellis, purtroppo RED non mi è sembrata un granché come miniserie. Non per i disegni di Hamner, che sono di buon livello e rendono bene le atmosfere di questo tipo di storia. Il problema è che, anche se l’idea di base è buona è stata realizzata in soli tre albi mentre avrebbe meritato un intreccio più complesso, magari con qualche personaggio in più e una trama un po’ più coinvolgente.
Insomma, mi sembra uno di quei pochi casi in cui la trasposizione cinematografica possa aver migliorato la storia che ne era alla base, ricavandone un film di genere che potrebbe (uso il condizionale perché per ora ho visto solo il trailer) andare bene per una serata al cinema o in tv.
Piccola curiosità: la miniserie prendeva il titolo dal fatto che l’ex - agente Paul Moses, nel momento in cui veniva attaccato, cambiava il suo status da green a red. Per il film invecela parola RED è stata usata come acronimo di Reduci Estremamente Distruttivi.