E’ opinione comune che le tecnologie, ed in particolare ovviamente tutta l’area dell’information communication technology, abbiano una forte influenza sull’ecosistema dell’informazione.
Edizioni on line dei quotidiani, versioni più o meno adattate per tablets, aggregatori di notizie, produzione e condivisione sociale dell’informazione, sono argomenti al centro del dibattito sulle evoluzioni del comparto editoriale.
L’ American Society of News Editors, tra ottobre e novembre del 2010, ha condotto una indagine che ha coinvolto oltre 150 quotidiani [e organizzazioni di notizie online] per verificare quale fosse la percezione da parte dei suoi associati dell’impatto delle “nuove tecnologie” sul proprio lavoro.
I risultati integrali della ricerca , indicano che i responsabili delle redazioni in circa un terzo dei casi spendono tra 4 ed 8 ore alla settimana su temi legati alle tecnologie e quasi un quarto dei rispondenti afferma di trascorrerne da 9 ad oltre 15. Non pare che questo abbia un impatto positivo sul lavoro poiché si traduce in allungamento della giornata lavorativa con un maggior numero di ore lavorate complessivamente e in un minor confronto professionale. Non a caso il 33% dei responsabili dei quotidiani intervistati ritiene che le nuove tecnologie abbiano un impatto negativo sulla qualità del prodotto editoriale poiché, appunto, sottraggono tempo alle attività chiave delle redazioni.