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Redditi dei politici: Berlusconi ai “minimi storici”, ma sono i grillini i più “poveri”

Creato il 14 aprile 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Drastico calo per l’ex premier: la dichiarazione precedente si attestava su oltre 35 milioni di euro. Quattro ministri superano la soglia dei 100mila euro, Delrio sotto. Per Brunetta 178.756 euro, 5 case e un’auto russa. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni pubblicate dal bollettino di Montecitorio e Palazzo Madama.

(news.leonardo.it)

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L’anno scorso, quando ancora non era decaduto, Silvio Berlusconi poteva fregiarsi del titolo di senatore più ricco, con un imponibile dichiarato di 4.515.298 euro, secondo la dichiarazione relativa al 2012. Un drastico calo del reddito rispetto alla dichiarazione precedente, che si attestava su oltre 35 milioni di euro. A tallonarlo, nella lista dei più ricchi, l’imprenditore italo-americano (nato in provincia di Cosenza, residente a Chicago) Renato Turano. Il senatore Pd, eletto nella circoscrizione America settentrionale e centrale, al fisco statunitense ha dichiarato un reddito lordo di 4.022.966 dollari. Al terzo posto, l’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, con 2.173.781 euro.

Della squadra di Matteo Renzi a palazzo Chigi sono disponibili alcune dichiarazioni patrimoniali relative al 2012. Il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti dichiara 134.453 euro, mentre Roberta Pinotti, ministro della Difesa, dichiara un imponibile di 110.603. Tra i due si pone, con 117.472 euro, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Seguono il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, con 102.383 euro e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, con 97.492 euro. Tra i ministri, però, vince il titolare della cultura Dario Franceschini: 200.861 euro, con gli altri che oscillano tra i 110.000 ed i 95.000.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel 2012 ha percepito redditi imponibili per 176.499 euro mentre la sua “collega”, presidente della Camera Laura Boldrini, ha percepito compensi netti pari a 94.304 euro. Per quanto riguarda Laura Boldrini si spiega che nel 2012, in qualità di funzionario Unhcr sui redditi percepiti è stata applicata una ritenuta alla fonte da parte delle Nazioni Unite quindi non è possibile conoscere il reddito imponibile.

“Reddito zero, o quasi”: è quanto certificano diversi senatori che vincono così la classifica al contrario dei più poveri della politica, secondo la documentazione depositata presso i competenti uffici del Senato. Vi sono numerosi esponenti del Movimento Cinque Stelle e un paio di SEL. I nomi che scorrono negli elenchi sono quelli dell’ex grillina Monica Casaletto e quelli di Vilma Moronese, Daniela Donno, Cristina De Pietro, Vito Petrocelli (tutti M5S). Quest’ultimo denuncia addirittura di essere in “negativo” di 296 euro. Non mancano, fra i “poveri” del Senato, esponenti di Sel, come Peppe De Cristofaro e Alessia Petraglia. Non finisce qui, perché altri rappresentanti ‘pentastellati’ si trovano decisamente sotto i diecimila euro. Secondo il bollettino pubblicato da Montecitorio diversi rappresentanti di spicco del Movimento nel 2012 non hanno percepito un reddito imponibile, come nel caso del vicepresidente Luigi Di Maio, oppure hanno presentato una dichiarazione dei redditi in “bianco” come nel caso del presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico.

Secondo la dichiarazione dei redditi presentata nel 2013 relativa all’imponibile del 2012 il capogruppo di Palazzo Madama più “ricco” risulta Karl Zeller (Svp-Per le Autonomie) con 383.826 euro seguito da Luigi Zanda (Pd) con 142.873 euro, Massimo Bitonci (Lega) con 106.774 euro. Lorenzo Dellai è il capogruppo “Paperone” della Camera mentre Giuseppe Brescia è quello più povero. Il presidente dei deputati dei Popolari per l’Italia ha dichiarato 193.299 euro.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel 2013 ha dichiarato redditi relativi all’anno precedente pari a 105.186 euro. Tra le proprietà presenti nella dichiarazione dei redditi risulta anche una Matiz del ’99 e una Panda del 2005, che si aggiungono alla casa principale, un terreno agricolo e un fabbricato rurale, tutti tra Agrigento e provincia. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha denunciato 178.756 euro di reddito imponibile per l’anno fiscale 2013. L’esponente azzurro possiede un terreno (in costiera amalfitana, a Ravello) e cinque case: una a Venezia, una a Roma, una sempre a Ravello, una a Monte Castello di Vibio (Pg) e una a Riomaggiore (Sp). Il capogruppo forzista ha anche tre auto: una Fiat 110 F del 1968, una Lada Vaz 2121 Niva dell’89, macchina russa prodotta negli stabilimenti di Togliattigrad e una jeep Wrangler del ’96.

Tra i leader di partito spicca un altro ex leader: Alberto Bombassei, patron della Brembo ed ex presidente di Scelta civica, che dichiara 845.813 euro. Ha poi sette auto storiche (tre Mg, altrettante Jaguar – una del ’37 – e una Mercedes), un “super yacht” Navetta 33 del 2008. Il fondatore della Lega Umberto Bossi ha denunciato 172 mila 783 euro per l’anno fiscale 2013. Il senatur ha 4 terreni e un fabbricato a Gemonio in comproprietà con la moglie Manuela Marrone.

(adnkronos.it)

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