Reddito di cittadinanza. La Caporetto del Movimento5Stelle?

Creato il 11 settembre 2015 da Freeskipper
Il Reddito di Cittadinanza rischia di diventare la Caporetto del M5S, altro che "...una misura per salvare l'Italia che rimette al centro onestà e anche dignità: chi ne usufruisce, infatti, dovrà intraprendere percorsi formativi ed essere accompagnato dallo Stato nella ricerca di un lavoro."! Sì, accompagnato alla ricerca di un lavoro che non c’è e per giunta da uno Stato che non è in grado di garantirlo in termini dignitosi neppure agli occupati? Questo sistema di aiuto pubblico può andar bene per altre nazioni, certamente più civili della nostra italietta dove ‘fatta la legge, trovato l’inganno’, dove i finti invalidi sono più delle persone sane, dove le pensioni sociali corrisposte a chi non ha mai versato neppure un euro di contributi sono un’emorragia inarrestabile per le casse dell’Inps, dove l’evasione e il lavoro nero la fanno sempre più sporca. Va bene aiutare le categorie più deboli, ma non è certo quella del Reddito di Cittadinanza la strada giusta, almeno per il nostro Paese che, invece, dovrebbe investire quei soldi, che il M5S vuole destinare al Reddito di Cittadinanza, per abolire la riforma Fornero e porre in essere le condizioni per un necessario ricambio generazionale nel mondo del lavoro, fuori i vecchi dentro i giovani, per contrastare la corruzione e l'evasione, per ridurre il costo del lavoro e la pressione fiscale a chi il lavoro può crearlo per davvero in fabbrica e in azienda e che invece chiude bottega o delocalizza le proprie attività produttive, per mettere più soldi nella busta paga dei lavoratori dipendenti. Solo così l'Italia riparte. Paradossalmente, se entrasse in vigore una legge per il “Reddito di Cittadinanza”, quanto sarebbe vantaggioso restare a lavorare fino a 70 anni con uno stipendio da fame, prossimo allo stesso Reddito di Cittadinanza, e con una pensione che se la batte con quella sociale?