REFERENDUM 12 e 13 Giugno 2011. L’ultimo baluardo di democrazia…

Creato il 09 maggio 2011 da Sermarkus @sermarkus

Lo so, non dovrei scrivere di politica, infondo il mio è un blog di informatica e tecnologia, ma penso che l’eccezione ci possa stare sia per l’importanza dei quesiti referendari, sia perché la giurisprudenza mi piace, sia, soprattutto, perché penso che il referendum sia l’unico modo democratico rimastoci per dire la nostra nel nostro Paese per il nostro Stato.

A prescindere da come uno la pensi in merito ai quesiti del Referendum, che poi mi preoccuperò di riportare, penso sia importante andare a votare quando ci sia una consultazione referendaria. Sia perché un voto di questo tipo non è di tutti i giorni e quindi verte su questioni particolarmente delicate e di impatto per la cittadinanza, cioè noi, sia perché ormai è L’UNICO ATTO DEMOCRATICO RIMASTOCI.

Con L’ULTIMO ATTO DEMOCRATICO RIMASTOCI non intendo fare polemica su destra, sinistra, regime berlusconiano o simili, ma semplicemente, se date un occhio a come un cittadino in Italia può dare il suo parere riguardo ciò che concerne lo Stato non abbiamo poi così tanta scelta e così tanta facoltà di decidere da chi farci rappresentare.

La legge elettorale attuale, almeno quella che riguarda le due camere del Parlamento che grazie a Dio non inficia le elezioni locali, ben più sentite e in cui spesso il voto non è dato semplicemente al partito ma, effettivamente, alla persona che vogliamo eleggere, non ci da la possibilità di scegliere chi eleggere, ma solo il partito: i candidati sono in liste “bloccate”, per cui in base ai voti presi dalla lista entreranno più o meno personaggi facenti parte di queste. Di solito ai primi posti, quindi personaggi che sicuramente verranno eletti, ci sono le solite facce, amici di amici.. E noi li eleggiamo, magari non ci piacciono ma NON SIAMO NOI A DECIDERE. E devo dire che questo modo di eleggere mi sembra poco democratico e mi fa girare le balle! Gli stessi parlamentari che, questa legge, l’hanno proposta e votata l’hanno definita una legge “sbagliata” Porcellum se non ricordo male o qualcosa del genere. Dopo di loro salì, per breve tempo a dire il vero, al potere la sinistra con Prodi. Beh non serve dire che la legge elettorale è rimasta la stessa.

Oggi c’è di nuovo il Governo Berlusconi, da parecchio tra l’altro. Se ne parla tanto, tanti buoni propositi, ma se domani dovessimo andare a votare, ancora una volta, NON SAREMMO NOI A DECIDERE!!

Nel REFERENDUM invece, almeno finché non ci stravolgono anche quello SIAMO NOI A DIRE LA NOSTRA E A POTER CAMBIARE LE COSE.

In questo caso il 12 e il 13 Giugno si voterà in merito a 3 temi, delicati, e di forte interesse per i cittadini: IL NUCLEARE, LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA e il LEGGITTIMO IMPEDIMENTO.

L’ultimo come noto è molto sentito, più che dai singoli cittadini, da uno in particolare. Un signore di oltre 70 anni che si chiama Silvio Berlusconi. Non voglio fare polemica o dire votate qua votate la, dico semplicemente la mia, in primis ritengo che un uomo, un cittadino se ha sbagliato, se ha commesso dei reati DEVE PAGARE. Il sig. Berlusconi è un cittadino come gli altri e non vedo perché dovrebbe scampare ad essere giudicato in un tribunale di suoi pari.

Purtroppo il fatto che in questa consultazione vi sia anche un quesito così a cuore al Cavaliere ha fatto si che venga sminuito e che si sta facendo di tutto per fare in modo che il quorum non ci sia e quindi il tutto sia nulla. Prima con un emendamento sul nucleare e qualche giorno fa con dei magheggi con una fantomatica autority per l’acqua, così il leggittimo impedimento passa. Insomma, vogliono farci fessi per l’ennesima volta. Mi piacerebbe che non fosse così, non dimostriamoci FESSI!

Ecco i quesiti del Referendum:

Que­sito n. 1: re­fe­ren­dum le­git­timo impedimento

“Vo­lete voi che siano abro­gati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 non­chè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 nu­mero 51 re­cante “di­spo­si­zioni in ma­te­ria di im­pe­di­mento a com­pa­rire in udienza?”.

Nota: Que­sto que­sito, per abro­gare la legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, è quello dalle pos­si­bili ri­per­cus­sioni po­li­ti­che più forti. A pro­porre il re­fe­ren­dum è stata l’Italia dei Va­lori. Dopo la di­chia­ra­zione di par­ziale in­co­sti­tu­zio­nalità della legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, la Corte di Cas­sa­zione ha au­to­riz­zato, con or­di­nanza, lo svol­gi­mento del referendum.

Que­sito n. 2: re­fe­ren­dum ener­gia nucleare

“Vo­lete voi che sia abro­gato il decreto-legge 25 giu­gno 2008, n. 112, con­ver­tito con mo­di­fi­ca­zioni, dalla legge 6 ago­sto 2008, n. 133, nel te­sto ri­sul­tante per ef­fetto di mo­di­fi­ca­zioni ed in­te­gra­zioni suc­ces­sive, re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria, li­mi­ta­ta­mente alle se­guenti parti: art. 7, comma 1, let­tera d: rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nucleare?”.

Nota: Lungo e ar­ti­co­lato il que­sito re­fe­ren­da­rio per abro­gare la norma per la “rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nu­cleare”. Si tratta di una parte del de­creto legge re­cante “Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria” fir­mato il 25 giu­gno 2008 e con­ver­tito in legge “con mo­di­fi­ca­zioni” il 6 ago­sto dello stesso anno. An­che que­sto que­sito è stato pre­sen­tato dall’Idv.

Que­sito n. 3: re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica – primo que­sito ammesso

“Vo­lete voi che sia abro­gato l’art. 23 bis (Ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza eco­no­mica) del de­creto legge 25 giu­gno 2008 n.112 “Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria” con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 6 ago­sto 2008, n.133, come mo­di­fi­cato dall’art.30, comma 26 della legge 23 lu­glio 2009, n.99 re­cante “Di­spo­si­zioni per lo svi­luppo e l’internazionalizzazione delle im­prese, non­ché in ma­te­ria di ener­gia” e dall’art.15 del de­creto legge 25 set­tem­bre 2009, n.135, re­cante “Di­spo­si­zioni ur­genti per l’attuazione di ob­bli­ghi co­mu­ni­tari e per l’esecuzione di sen­tenze della corte di giu­sti­zia della Co­mu­nità eu­ro­pea” con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 20 no­vem­bre 2009, n.166, nel te­sto ri­sul­tante a se­guito della sen­tenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.

Nota: Il primo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda le mo­da­lità di af­fi­da­mento e ge­stione dei ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza economica.

Que­sito n. 4: re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica – se­condo que­sito ammesso

“Vo­lete voi che sia abro­gato il comma 1, dell’art. 154 (Ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato) del De­creto Le­gi­sla­tivo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in ma­te­ria am­bien­tale”, li­mi­ta­ta­mente alla se­guente parte: “dell’adeguatezza della re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale investito”?”.

Nota: Il se­condo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda la de­ter­mi­na­zione della ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato in base all’adeguata re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale in­ve­stito. In que­sto caso agli elet­tori viene pro­po­sta una abro­ga­zione par­ziale della norma.

Io mi sono sfogato all’inizio su come la penso. In ogni caso, si voti SI o si voti NO, andiamo a votare! E’ l’unico diritto di esprimere la nostra opinioni per il nostro interesse che ci è rimasto!!

Fonte dei quesiti: http://www.forumcivico.it/referendum-12-13-giugno-2011-325.html


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