[Referendum 6 maggio] Una Regione impreparata tiene in vita le province sino al 2013

Creato il 28 maggio 2012 da Subarralliccu @subarralliccu
28 maggio 2012 · by Andrea Mura · in Referendum 6 maggio 2012. ·

Province fino a febbraio

La Regione non era pronta. Probabilmente nessuno si aspettava che si sarebbero superati i quorum. Si rischiava un vuoto normativo.

Il 24 maggio, un giorno prima del termine entro cui il Presidente Cappellacci avrebbe dovuto dichiarare l’avvenuta abrogazione delle leggi sulle Province, il Consiglio Regionale ha approvato una legge transitoria.

Prima scadenza

31 ottobre 2012. Entro tale data il Consiglio regionale dovrà approvare “una legge contenente il riordino generale delle autonomie locali, facendo applicazione del principio di decentramento amministrativo e valorizzando le funzioni da attribuire alle unioni di comuni e/o ad altre forme associative“.

Seconda scadenza

31 dicembre 2012. Entro tale data deve essere data “attuazione al procedimento di riforma, assicurando la consultazione delle popolazioni interessate”. Su cosa avverrà ancora non si sa.

Terza scadenza

28 febbraio 2013. in attesa del riordino e della sua applicazione volta a realizzare un nuovo assetto, “gli organi provinciali in carica assumono in via provvisoria, e sino al 28 febbraio 2013, la gestione delle funzioni amministrative attribuite alle otto province che saranno soppresse all’esito dei referendum svoltisi il 6 maggio 2012 e provvedono alla ricognizione di tutti i rapporti giuridici, dei beni e del personale dipendente ai fini del successivo trasferimento”.

Insomma, la Regione non era pronta a un’alternativa. E forse non lo è ancora adesso. Staremo a vedere la legge di riordino.

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