Del resto sono convinto che il nucleare in Italia non riuscirebbero a farlo in ogni caso. Ci sono molti altri motivi in grado di mettere i bastoni tra le ruote del nucleare italiano, TAV docet. In secondo luogo ho la tendenza a ritenere (magari sbagliando) che l'acqua finirebbe per essere gestita in un modo non molto dissimile da quanto viene già fatto adesso. In fondo ci sono già state numerose "privatizzazioni" tra le aziende municipalizzate che gestivano l'acqua pubblica fino a pochi anni fa, ma non so se qualcuno si è accorto della differenza. Altra faccenda - mi rendo conto - è quella circa la remunerazione dell'acqua, che sembrerebbe implicare la possibilità concessa alle ditte private che gestiscono i servizi, di aumentare le bollette agli utenti senza l'obbligo di reinvestimento dei capitali, quindi al solo scopo di lucro. Orbene, il fatto che si possa guadagnare (il giusto) a fronte dell'erogazione di un certo tipo di servizio, non mi pare a priori uno scandalo, anche per un bene primario come l'acqua. Altrimenti chi glielo fa fare ai gestori? Da quello che ho letto a riguardo, tra le altre cose non sembra che questo aumento possa essere applicato in maniera indiscriminata, come paventato in giro, ma solo in ragione del 7% (una tantum?) che non è certamente poco, ma che in fin dei conti - per esempio - cambierebbe di soli 7 € una bolletta di 100 €. E per un paese di fortissimi consumatori (leggi spendaccioni) di acqua minerale in bottiglia, mi sembra una battaglia che ha perlomeno un retrogusto vagamente paradossale. Infine il legittimo impedimento, referendum evidentemente formulato ad hoc a beneficio (anzi, a maleficio) del caro Presidente del Consiglio. Pensate che il nostro non abbia già pronta nel cassetto della sua scrivania di Palazzo Grazioli tutta una nuova serie di norme per cercare di pararsi le chiappe dai tentativi dei giudici di applicare la Legge e fare giustizia? La mia sensazione dunque è che il legittimo impedimento sia per lui poco più di un prurito in mezzo alla schiena, di quelli che non ci si riesce bene ad arrivare. Quindi secondo me alla fine il punto non sta nella vittoria dei SI.
Del resto sono convinto che il nucleare in Italia non riuscirebbero a farlo in ogni caso. Ci sono molti altri motivi in grado di mettere i bastoni tra le ruote del nucleare italiano, TAV docet. In secondo luogo ho la tendenza a ritenere (magari sbagliando) che l'acqua finirebbe per essere gestita in un modo non molto dissimile da quanto viene già fatto adesso. In fondo ci sono già state numerose "privatizzazioni" tra le aziende municipalizzate che gestivano l'acqua pubblica fino a pochi anni fa, ma non so se qualcuno si è accorto della differenza. Altra faccenda - mi rendo conto - è quella circa la remunerazione dell'acqua, che sembrerebbe implicare la possibilità concessa alle ditte private che gestiscono i servizi, di aumentare le bollette agli utenti senza l'obbligo di reinvestimento dei capitali, quindi al solo scopo di lucro. Orbene, il fatto che si possa guadagnare (il giusto) a fronte dell'erogazione di un certo tipo di servizio, non mi pare a priori uno scandalo, anche per un bene primario come l'acqua. Altrimenti chi glielo fa fare ai gestori? Da quello che ho letto a riguardo, tra le altre cose non sembra che questo aumento possa essere applicato in maniera indiscriminata, come paventato in giro, ma solo in ragione del 7% (una tantum?) che non è certamente poco, ma che in fin dei conti - per esempio - cambierebbe di soli 7 € una bolletta di 100 €. E per un paese di fortissimi consumatori (leggi spendaccioni) di acqua minerale in bottiglia, mi sembra una battaglia che ha perlomeno un retrogusto vagamente paradossale. Infine il legittimo impedimento, referendum evidentemente formulato ad hoc a beneficio (anzi, a maleficio) del caro Presidente del Consiglio. Pensate che il nostro non abbia già pronta nel cassetto della sua scrivania di Palazzo Grazioli tutta una nuova serie di norme per cercare di pararsi le chiappe dai tentativi dei giudici di applicare la Legge e fare giustizia? La mia sensazione dunque è che il legittimo impedimento sia per lui poco più di un prurito in mezzo alla schiena, di quelli che non ci si riesce bene ad arrivare. Quindi secondo me alla fine il punto non sta nella vittoria dei SI.
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