La vittoria dei SI è scontata. Quelli che non ci credono sono ciechi, ergo vivono come eremiti in the middle of the nothing. Per tutti gli altri, i poveri, i contrari e quelli che urlano al boicottaggio, i giochi sono fatti e l’esito del voto è certo. 30 partiti su 34 invitano a votare SI (tra cui i più rappresentativi). L’adesione di una frangia importante della popolazione è di fatto acquisita. Senza contare la benedizione della comunità internazionale che applaude a piene mani “l’evoluzione democratica ingaggiata dal Marocco”. Pertanto, hanno fallito gli zelanti patentati mobilizzati dai moqaddems, dagli imam e altri prescrittori per arringare le folle a votare SI, quando queste hanno già acquisito la causa nazionale. Anche i bambini hanno avuto il diritto di partecipare alla causa, brandendo drappi e ritratti del re. Vi rassicuro, sotto stretta sorveglianza degli adulti… Non si è ancora fatto il totale della moltitudine di associazioni e altre federazioni del reame che sono entrate, con i loro capi, in questa campagna. Dai gruppi professionali di banche del Marocco alla associazione dei macellai del quartiere di Ben M’sick, passando per il club del pétanque del Marocco, tutti a votare SI. L’associazione delle lavanderie di Berenguir non si è ancora pronunciata ad oggi ma arriveranno più tardi. Questo “sisisisi” avrebbe indotto alcuni candidati al diploma a rispondere, in fase di esame, “W il re, io dico SI alla Costituzione”, lasciando interdetti gli esaminatori. Senza contare la mobilizzazione dei bus e dei veicoli per portare i manifestanti a cantare dei “lunga vita” e “alla gloria della loro guida suprema”. Questa non è la migliore delle immagini che avrebbe voluto vedere per il suo paese. Tutto questo potrebbe essere comparato ad un improbabile combattimento di boxe tra Mike Tyson e un peso piuma, dove si mobilizzano delle folle per sostenere Tyson… Ridicolo, inutile, costoso, improduttivo e in primis l’occasione mancata di una vittoria elegante.
Soundouss EL Kasri per Aufait du Maroc
Nella vignetta i due assistenti di Tyson dicono: “Non sono sicuro che i ferri di cavallo erano necessari “.