Non è un insulto. E’ il nome dell’iniziativa di Alessandra, Pierpaolo, Luca e Giorgio, sostenuta da Greenpeace Italia, che ha come fine quello di sensibilizzare gli italiani sull’importanza di andare a votare il 12 e 13 giugno per il referendum. I quattro applicheranno alla lettera il protocollo di radioprotezione da attuare in caso di incidente atomico con perdite di sostanze radioattive. E, ovviamente, si ciberanno di alimenti che non possono essere radioattivi, come scatolame e surgelati. Niente carne fresca proveniente da allevamenti all’aperto, niente uova, formaggi, insalate e ortaggi.
I “pazzi” a cui si riferiscono sono soprattutto coloro che sostengono l’utilità e la sicurezza dell’energia nucleare, che ora cercano tramite il Governo di affossare il quorum con una moratoria senza tempi stabiliti; passato il referendum potrebbero riaccendere i motori, o meglio, i reattori.
Per questo ho deciso che fino al giorno dei referendum lascerò sull’home page del mio blog, una finestra con la diretta 24 ore su 24 dal bunker post atomico. Invito tutti a diffondere questa iniziativa che potrebbe avere, sulla gente, un impatto maggiore di qualsiasi spot o pubblicità.
di Sonia Alfano
Il Fatto Quotidiano