Referendum Pensioni, questa settimana la decisione

Da Pukos

Dopo il giudizio della Consulta sembra destinato a riaprirsi il cantiere sulla previdenza. L’ipotesi dell’esecutivo è di introdurre maggiore flessibilità in uscita.

Domani, la Corte Costituzionale si pronuncerà sull’ammissibilità del referendum proposto dalla Lega per l’abrogazione dell’intera riforma Fornero. Consultazione che, se ammessa, avrebbe anche l’appoggio della Cgil, come ribadito dal segretario Susanna Camusso: «E urgente rimediare a questa follia del prolungamento infinito dell’età di pensionamento» dice la leader del sindacato di corso d’Italia, ricordando la piattaforma messa a punto con la Uil. «Sarebbe utile che il governo aprisse un confronto con noi per cambiare la legge». E avverte: «Se non lo farà neppure per evitare l’eventuale referendum, voteremo sì».

In questi mesi peraltro dovrà essere formalizzato il cambio della guardia all’Inps con il parere delle commissioni parlamentari (non vincolante) sulla nomina di Tito Boeri alla presidenza dell’Istituto. Nomina che comunque sarà formalizzata dopo l’arrivo del nuovo capo dello Stato, dato che necessita di un decreto della presidente della Repubblica. Molto dipenderà dalle decisioni della Corte Costituzionale: è ovvio che dare il libera a una consultazione referendaria sulla legge Fornero aprirebbe scenari con molti interrogativi.

Indipendentemente dall’esito della Consulta è’ comunque probabile che il Governo si orienti comunque su una modifica della legge Fornero. In che direzione? La linea  peraltro già espressa da alcuni esponenti del governo nei mesi scorsi va verso una maggiore flessibilità. Sembra più difficile invece l’introduzione di un sistema con un passaggio verso la pensione con un periodo di part time.

Lo svolgimento del Referendum si potrebbe tenere, qualora la Corte darà parere positivo, entro la prossima primavera.

Fonte: www.pensionioggi.it