Ieri sono andato a fare una lunga escursione fotografica. Come al solito, la sera prima ho preparato il mio zaino: un'operazione che richiede in genere un paio d'ore buone, e non perché le attrezzature da caricare siano particolarmente complesse o numerose, ma perché mi metto lì a valutare -colmo di indecisione- se portare con me solo una compatta e un po' di accessori o la mia reflex con obiettivi e tutto il corredo. Comincio quasi sempre col mettere tutta l'attrezzatura reflex, chiudo lo zaino, lo sollevo e... no, no! Pesa troppo! Allora smonto tutto e metto dentro la compatta, il cavalletto piccolo, gli aggiuntivi e poco altro. Ah, così va meglio! Però... Ecco, è il però il vero problema. Diciamocelo francamente: non esiste l'attrezzatura perfetta. Ogni volta che si fa una scelta, si rimane con la sgradevole sensazione che una scelta diversa ci avrebbe permesso di fare foto migliori, o addirittura di fare certe foto che invece ci sono sfuggite visto che non avevamo l'attrezzatura giusta. Beh, ieri -dopo innumerevoli uscite in cui l'indecisione si era fermata sulla fotocamera compatta- la scelta è caduta sulla reflex. Più che altro perché era davvero tanto tempo che non la usavo, al punto da temere che sui miei obiettivi avessero radicato chissà quali muffe, o che la fotocamera cominciasse a dare segni di squilibrio, reminiscenze di quando si usavano fotocamere meccaniche in cui, se si seccava l'olio, i problemi cominciavano a manifestarsi, eccome. Con i miei 10 chili di roba sulle spalle me ne sono andato a zonzo per valli e colline, tra fango, guadi e vegetazione spinosa (per tacere degli insetti pungenti che ancora rompono i cosiddetti): sembravo uno di quei marines dei film d'azione americani, mancava solo il sergente stronzo che urlava di alzare le chiappe e muoversi più in fretta! Ogni volta che trovavo una situazione fotografica interessante -che so: un fungo, un rudere, un albero...- questa era la sequenza: togliere lo zaino dalle spalle, cercare un punto senza fango dove poggiarlo, aprire lo zaino e cavarne la fotocamera e l'obiettivo, montare l'obiettivo sulla fotocamera, prendere il cavalletto, sistemarlo e fare la foto, poi ripetere tutto all'inverso. Rimesso lo zaino sulle spalle, occorreva poi sperare che il prossimo soggetto non si trovasse a pochi passi, sennò, il più delle volte, pur di non ripetere tutta la sequenza, si fa finta di nulla e si passa oltre, conservando nel cuore la sensazione che magari poteva essere una gran foto... E allora ripensavo a quando, con la mia bella compatta "hi-end" (ciè dotata di RAW e qualità sufficiente) scattavo le foto in poco tempo e senza quasi sforzi: la porto in una piccola custodia appesa sul fianco e in un attimo la tiro fuori, prendo il piccolo cavalletto (facile da estrarre) et voilà, la foto è fatta! La resa fotografica è inferiore rispetto alla reflex? Dite? Però qual'è la differenza di qualità tra una foto fatta e una persa? Mi sa che la mia reflex dormirà ancora un bel po' nell'armadio...
Ieri sono andato a fare una lunga escursione fotografica. Come al solito, la sera prima ho preparato il mio zaino: un'operazione che richiede in genere un paio d'ore buone, e non perché le attrezzature da caricare siano particolarmente complesse o numerose, ma perché mi metto lì a valutare -colmo di indecisione- se portare con me solo una compatta e un po' di accessori o la mia reflex con obiettivi e tutto il corredo. Comincio quasi sempre col mettere tutta l'attrezzatura reflex, chiudo lo zaino, lo sollevo e... no, no! Pesa troppo! Allora smonto tutto e metto dentro la compatta, il cavalletto piccolo, gli aggiuntivi e poco altro. Ah, così va meglio! Però... Ecco, è il però il vero problema. Diciamocelo francamente: non esiste l'attrezzatura perfetta. Ogni volta che si fa una scelta, si rimane con la sgradevole sensazione che una scelta diversa ci avrebbe permesso di fare foto migliori, o addirittura di fare certe foto che invece ci sono sfuggite visto che non avevamo l'attrezzatura giusta. Beh, ieri -dopo innumerevoli uscite in cui l'indecisione si era fermata sulla fotocamera compatta- la scelta è caduta sulla reflex. Più che altro perché era davvero tanto tempo che non la usavo, al punto da temere che sui miei obiettivi avessero radicato chissà quali muffe, o che la fotocamera cominciasse a dare segni di squilibrio, reminiscenze di quando si usavano fotocamere meccaniche in cui, se si seccava l'olio, i problemi cominciavano a manifestarsi, eccome. Con i miei 10 chili di roba sulle spalle me ne sono andato a zonzo per valli e colline, tra fango, guadi e vegetazione spinosa (per tacere degli insetti pungenti che ancora rompono i cosiddetti): sembravo uno di quei marines dei film d'azione americani, mancava solo il sergente stronzo che urlava di alzare le chiappe e muoversi più in fretta! Ogni volta che trovavo una situazione fotografica interessante -che so: un fungo, un rudere, un albero...- questa era la sequenza: togliere lo zaino dalle spalle, cercare un punto senza fango dove poggiarlo, aprire lo zaino e cavarne la fotocamera e l'obiettivo, montare l'obiettivo sulla fotocamera, prendere il cavalletto, sistemarlo e fare la foto, poi ripetere tutto all'inverso. Rimesso lo zaino sulle spalle, occorreva poi sperare che il prossimo soggetto non si trovasse a pochi passi, sennò, il più delle volte, pur di non ripetere tutta la sequenza, si fa finta di nulla e si passa oltre, conservando nel cuore la sensazione che magari poteva essere una gran foto... E allora ripensavo a quando, con la mia bella compatta "hi-end" (ciè dotata di RAW e qualità sufficiente) scattavo le foto in poco tempo e senza quasi sforzi: la porto in una piccola custodia appesa sul fianco e in un attimo la tiro fuori, prendo il piccolo cavalletto (facile da estrarre) et voilà, la foto è fatta! La resa fotografica è inferiore rispetto alla reflex? Dite? Però qual'è la differenza di qualità tra una foto fatta e una persa? Mi sa che la mia reflex dormirà ancora un bel po' nell'armadio...
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