(continua da qui)
Quelle quattro ore si sono concluse con le foto di rito. Ma onestamente, dopo quella di gruppo, a me non interessava averne una in piú. Quello che volevo era dargli il mio regalo, orgogliosa del pacchetto dorato piú ancora che del degno contenuto. E, sapete? E' stato strano. Perché c'é stato un momento, a Cartagena, in cui sono stata certa che avesse captato i miei pensieri. Davvero, non vi so spiegare come.
Ma mi aveva chiesto quando sarebbe uscito il disco di Cesare. E, quando gli ho risposto, i suoi occhi sono rimasti a fissarmi. Come se, in qualche modo, avesse saputo in quello stesso istante che avessi intenzione di regalarglielo al concerto privato. Poi potrebbe anche esserci la piccola e assurda eventualitá che mi legga di piú di quanto io creda. Ma vabbé.
Ma torniamo al regalo. Che, mentre é intento a scartare l'involucro, lo informo che “comunque c'é anche un'altra sorpresa”. Cosí, lui alza lo sguardo e, sicuro della risposta, afferma: “ah, é pure firmato?!” . Sul serio, io gli voglio un mondo di bene, ma in quest'istante lo picchierei.
Infatti sbotto. “Ma la smetti?! E sí che ti ho detto di far finta di sorprenderti!!”. Ridiamo entrambi. Almeno, che gli ho tradotto tutti – ma proprio tutti (sí, lo so, ho tempo da perdere) – i testi non se l'aspettava davvero. Almeno a giudicare dai suoi occhi sgranati. “Lo so che ti regalo sempre dischi, ultimamente, ma...”“No, a mí me encanta él. Pero me encanta!!!”, dice convinto, girandosi tra le mani La Teoria dei Colori. Legge la dedica all'interno. C'é scritto “A Dani Martín, mi gran maestro” e gli sfugge ammirato un “qué majo es!”. “Mi spiace che non ho dischi qui, altrimenti te ne lasciavo uno da dargli”Quando e come gliel'avrei dato, nell'eventualitá, é un problema che mi affiorerá alla mente solo parecchie ore dopo. Ad ogni modo, non si pone. “Beh, ma credo ce l'abbia..”“Sí, ma per firmarglielo, per scrivergli qualcosa”.
In effetti sarebbe stato bello. “Puoi scrivergli qualcosa su twitter, peró”. “Sí, infatti adesso sicuramente gli lasceró un messaggino per ringraziarlo...Anche se non mi risponde mai!”, aggiunge tra il divertito e il piccato. Mi viene un po' da ridere, a pensarlo come un fan qualsiasi, disperato per le risposte mancate. E al contempo penso, peró , a cosa si riferisca. Perché tutte le volte in cui gli ha scritto in pubblico, Cesare gli ha risposto. Quindi, gli scrive in privato? O forse non ha mai letto i messaggi di risposta? Mmm. Decido di non fare domande. In fondo, tutto voglio fuorché interferire. Per me é stata giá un'emozione poter metterli in contatto. Il resto, sta a loro. Anche se quando ho scoperto che Cremonini l'altro giorno era a Barcellona ho dovuto quasi legarmi alla sedia per impedirmi di scrivere a Dani di prendere di corsa un treno e andare lá. Sul serio, io non sto bene.
Comunque. Sto quasi per passargli il famoso libro quando mi stringe forte a sé per la foto. Io non me l'aspettavo, perché questa volta non gliel'avrei chiesta. Perció mi vedo costretta ad armeggiare con la cerniera della borsa per estrarre la macchina fotografica (che, come sempre, é in fondo a tutto), mentre mi accorgo che le mani mi tremano un casino.