Situazione calda a Reggio Emiliadove i tifosi della Reggiana, ieri(11 Gennaio), hanno dato vita ad un corteo pacifico di protesta contro il Comune, individuato come principale responsabile della svendita dello stadio cittadino al Gruppo Mapei, ceduto per una valore di gran lunga inferiore di quello reale.
Un delegazione di tifosi è stata ricevuta dall'assessore Del Bue a cui ha presentato il seguente comunicato:
«Ridateci lo stadio Mirabello, convincete Mapei a sovvenzionare la società, diamo vita a un azionariato popolare e facciamo entrare nuovi soci»
Dieci anni di colpevole immobilismo di voi amministratori, hanno creato le condizioni perché il nostro stadio, il “Città del Tricolore”, costruito anche grazie al denaro elargito da oltre mille cittadini di Reggio Emilia e dell’intera nostra provincia, sia stato acquistato nei giorni scorsi all’asta, per una cifra irrisoria, dal gruppo Mapei.
Un impianto a suo tempo progettato per garantire, insieme al centro commerciale annesso, una forte solidità economica all’A.C. Reggiana 1919 e che invece, a seguito dell’assurdo ostruzionismo esercitato da chi ci amministrava, che ne impedì per anni la conclusione dei lavori, si trasformò in una delle principali cause del suo successivo fallimento.
Questo stadio, primo in Italia edificato senza l’utilizzo di fondi pubblici, rappresentava un motivo d’orgoglio per tutta la nostra Provincia, un prezioso patrimonio da difendere e valorizzare.La sua costruzione portò per una vostra scelta, che mai si dimostrò meno lungimirante, alla demolizione dello storico impianto cittadino, il vecchio e glorioso Mirabello.
Ora la nostra città risulta essere paradossalmente l’unica in Italia senza uno stadio di proprietà.
Appare davvero assurdo credere che in tutti gli anni nei quali il nostro ex impianto sportivo rimase nelle mani del curatore fallimentare, una provincia come la nostra, costituita da un fortissimo tessuto economico, certamente d’eccellenza per il nostro paese, non sia stata in grado di generare un’unione di forze sufficientemente solida e credibile da riuscire ad entrare in possesso prima dell’arrivo del Gruppo Mapei.
Sarebbe stato preciso compito di chi ci amministrava, attivarsi al fine di creare le giuste sinergie con i nostri imprenditori perché ciò accadesse.
L’incapacità di voi amministratori di proteggere questo nostro bene, ha permesso al patron di Confindustria di appropriarsi, senza troppe remore, di uno splendido impianto, moderno ed accogliente ad un costo almeno dieci volte inferiore rispetto al suo reale valore.
Certo adesso il nostro ex stadio sarà trasformato in un autentico gioiello dai nuovi proprietari che possono disporre di infinite risorse economiche.
Verrà predisposta probabilmente la copertura delle curve, sarà magari sistemato un moderno manto sintetico al posto del vecchio in erba e certamente funzionerà in tribuna un perfetto servizio catering.Però, d’ora in poi, gli oltre mille reggiani che contribuirono con il loro denaro alla sua costruzione, così come tutti i restanti abitanti della nostra provincia, dovranno chiedere al sig. Squinzi “permesso” ogni volta che vorranno entrarvi.
A questo punto, privati purtroppo anche dello stadio con la complice indifferenza di chi, da noi eletto sindaco, si trova ora addirittura ad esercitare il ruolo di ministro dello sport, forti sono i nostri timori legati al futuro dell’unica squadra che da quasi un secolo rappresenta la nostra città, l’A.C. Reggiana 1919.
Pertanto, come cittadini di Reggio Emilia e dell’intera provincia, chiediamo con fermezza a voi amministratori di garantire il massimo impegno perché questo simbolo, rappresentativo della nostra identità, delle nostre radici e patrimonio di tutti i reggiani, non vada perduto.
Vi esortiamo quindi a fare tutto quanto possibile al fine di favorirne il rafforzamento dell’assetto societario, mediante l’ingresso di nuovi soci o promuovendone l’acquisto da parte di chi, armato di tanta buona fede, possa davvero fare il bene di una città ormai stanca di recitare il ruolo di Cenerentola dell’Emilia.
Vi sollecitiamo inoltre ad incontrare i rappresentanti del Gruppo Mapei, al fine di garantire che vi sia sempre tutela e rispetto per la tradizione e la storia ormai centenaria dell’A.C. Reggiana 1919 la quale, anche se purtroppo ora senza più uno stadio di proprietà, resta la sola squadra della città di Reggio Emilia.
Teste QuadreGruppo VandelliRebel CrewTifosi della Reggiana unitiCittadini di Reggio Emiliae della provincia reggiana
La risposta di Del Bue(tratta da sportreggio.it):
"Mi pare eccessivo parlare di dieci anni di immobilismo. Ho fatto installare i tornelli, rendendo di nuovo a norma il settore dei distinti. Ho chiesto che lo stadio venisse intitolato a Reggio Emilia Città del Tricolore, sollecitando la Reggiana a restaurare la struttura. L'operazione fatta per favorire un gruppo immobiliare creato dalla Reggiana per poter acquistare lo stadio, convinti che la Reggiana fosse in dirittura d'arrivo per acquistare la struttura. Nessuno di noi sapeva della proposta di Mapei, e la motivazione che ci è stata data da Mastergroup era che temevano che la Reggiana, una volta proprietaria dello Stadio, avrebbe praticato tassi di affitto onerosi come successo a Modena. A giorni si dovrebbe concludere la trattativa con Barilli per trovare un accordo affinchè la collaborazione con il gruppo Mapei porti benefici anche alla Reggiana. Io vi propongo di creare, assieme a voi, un gruppo che possa contattare assieme a me imprenditori e cooperatori locali. Questa è una proposta che va mandata avanti insieme, io con voi. Facciamo questo tentativo insieme e cerchiamo di coinvolgere imprenditori e associazioni di categoria. Inoltre, sono dell'idea che dovremmo chiedere a Barilli che una parte dei tifosi della Reggiana venga inserita nella società, come in Inghilterra e in altre realtà. E' facile tifare e protestare, se alcuni di voi entrano nella società come rappresentanza dei tifosi potreste capire come funziona veramente una società di calcio, e contribuire attivamente alla sua gestione."
L'assemblea è riaggiornata alla prossima settimana, quando inizieranno ad essere operative le proposte e le idee messe sul tavolo oggi, in un clima di grande collaborazione, non solo fra tifosi e amministrazione comunale ma anche fra Reggiana e gruppo Mapei.