L'autore della lettera ha affermato di avere assistito e registrato le fasi dell'incontro tra Ventura e Puntorieri ed il successivo omicidio. Dalla ricostruzione fatta dai carabinieri, attraverso la testimonianza anonima, è emerso che Puntorieri era stato invitato da Ventura in un casolare di campagna per «fare un lavoro».
Puntorieri, insospettito dall'invito, aveva chiesto all'autore della lettera anonima di registrare l'incontro. L'anonimo riuscì ad installare alcune telecamere su alcuni alberi nei pressi del casolare di campagna ed a filmare l'incontro.
Nella pen drive inviata ai carabinieri è stato trovato un video nel quale si vedono distintamente arrivare Puntorieri e Ventura. I due discutono tranquillamente e Ventura preleva dal casolare un fucile a canne mozze. Tra i due, secondo gli investigatori, c'è un atteggiamento tipico di chi ha pianificato un'azione criminosa congiunta.
Dopo alcuni minuti di attesa i due si incamminano ripresi dalla telecamera sull'albero, con Ventura che continua disinvoltamente ad impugnare il fucile. Escono dall'inquadratura e dopo circa un minuto si sentono due distinti colpi di fucile. Nella pen drive i carabinieri hanno trovato anche alcune foto del cadavere di Puntorieri nei pressi del casolare dove avvenne l'incontro.
I carabinieri sono riusciti ad individuare il casolare e nel corso di un sopralluogo hanno trovato resti umani e due bossoli di fucile. La circostanza, secondo gli investigatori, è compatibile con le immagini ricevute anonimamente. Sull'albero di ulivo, inoltre, sono state trovate anche delle fascette nere da elettricista utilizzate per fissare la telecamera ad un ramo.
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