Reggio Calabria, Lella Golfo ad alta quota storia di una donna libera

Creato il 07 maggio 2013 da Appnetwork

Giovedì 9 maggio con inizio alle ore 16, nella sala convegni della Camera di Commercio di Reggio Calabria, alla presenza dell’Autrice e con l’introduzione del Presidente dell’Ente camerale dott. Lucio Dattola,sarà presentato il volume dal titolo “Ad alta quota”. Ne discuteranno Cinzia Bonfrisco, Isabella Branzini, Maria Latella, Lorenza Lei, Tilde Minasi, Alessandro Nicolò, Daniela Viglina. Letture di brani a cura degli studenti del Liceo scientifico Leonardo da Vinci.

“Non fermatevi, neanche quando sarete sole e in difficoltà, quando cercheranno di tarparvi le ali e spegnere i vostri sogni. Non fermatevi perché dentro di voi, dentro noi tutti, c’è una forza capace di cambiare il mondo. Alimentatela, tenete acceso quel fuoco sacro e dovunque vi condurrà saprete che ne sarà valsa la pena” (LG). Storie di successi dei suoi figli la Calabria e il Meridione ne possono annoverare tante ma quella che di recente si è potuta meglio conoscere attraverso il libro autobiografico di Lella Golfo, con la prefazione di Antonio Catricalà, è una delle più avvincenti.

Presentato per la prima volta a Roma nella prestigiosa sede della Camera di Commercio a Piazza di Pietra, il libro ripercorre, con forte intensità narrativa,la vita che Lella condurrà una volta trasferitasi a Roma dal piccolo centro reggino di Bocale.

Quarantanni di vita tra lavoro,famiglia, viaggi per il mondo e incontri importanti: la politica attiva, l’amicizia mai rinnegata con Bettino Craxi, la caparbietà nel creare e portare avanti la Fondazione intitolata a Marisa Bellisario, l’impegno all’estero e in patria, l’ingresso in Parlamento nel 2008 fino alla più importante affirmative action mai applicata in Italia. Consapevole che per cambiare alla radice il sistema bisogna entrare di diritto nelle “stanze dei bottoni”, Lella Golfo è riuscita a porre sul tavolo la vera questione: l’accesso delle donne al potere. Ma è solo un punto di partenza.

Fondamentale il succedersi dell’attività della protagonista a favore dei diritti delle donne: dalle prime lotte nella sua terra di Calabria, per i diritti delle “gelsominaie” e delle raccoglitrici di olive, al femminismo portato avanti in ambito del Partito socialista con il gruppo Buongiorno Primavera fino al Garofano rosa e alla iniziativa della Fondazione Marisa Bellisario. Le condizioni di partenza della protagonista: donna e meridionale non hanno mai frenato il suo impegno civile e politico sempre crescente sino alla elezione alla Camera dei Deputati nella scorsa legislatura e la aperta lotta contro il deficit di democrazia, costituito dalla scarsa presenza femminile nei luoghi della rappresentanza politica e nelle istituzioni.

Con la legge bipartisan Golfo-Mosca sulle quote di genere in Italia, entrata in vigore il 12 agosto 2012 si è inteso rispondere a tale esigenza. E nel libro “Ad alta quota” Lella Golfo ripercorre i delicati passaggi parlamentari che hanno consentito di tradurre in legge la sua proposta, evidenziando l’intensa attività che da sempre l’ha vista protagonista in difesa dei diritti delle donne. Dal 12 agosto 2012 tutti i consigli di amministrazione e i collegi sindacali devono riservare un quinto dei posti alle donne, quota che salirà a un terzo a partire dal secondo rinnovo. Una rivoluzione culturale e silenziosa, che sta aprendo al nostro Paese nuovi orizzonti di democrazia ed equità, modello riconosciuto subito in ambito europeo.
Con la Fondazione Bellisario, da lei ideata e di cui è Presidente, Lella Golfo continua ad affrontare,con il supporto delle tante socie imprenditrici e professioniste calabresi e del resto d’ Italia, il tema della presenza femminile, oggi più che mai risorsa fondamentale per tutta l’economia territoriale. Importanza confermata dai dati che registrano, anche nel territorio calabrese  tante imprese rosa con un alto tasso di sviluppo dell’imprenditoria femminile. Nei mesi scorsi presso la Camera dei Deputati il Corso di Management delle imprese tenuto da Deloitte per la Fondazione ha riscosso grande partecipazione di donne.

La Fondazione Marisa Bellisario,giuridicamente riconosciuta con DPCM 11 giugno 1996, è una ONG ai sensi dell’art. 28 legge n. 48/87. Nata nel 1989 essa raccoglie il passato dell’Associazione politico culturale Buongiorno primavera nata nel 1982 per azione dell’attuale presidente della Fondazione Lella Golfo. Nel 1989 sovrapponendosi all’Associazione politico culturale Buongiorno primavera, di cui eredita la storia e il patrimonio culturale, organizza la prima edizione del Premio Marisa Bellisario, manifestazione e riconoscimento promosso con frequenza annuale (del 2008 è la XX edizione del premio). Il suo campo d’azione è rivolto alla studio e alla progettazione di azioni rivolte al mondo del lavoro, dell’imprenditoria femminile e del management con interesse prevalente verso le nuove tecnologie. Dal 2000 la Fondazione organizza il Seminario Donne economia & potere,l’ultimo a Firenze, anch’esso promosso con frequenza annuale. A Donna economia & potere si accompagna ogni anno, in allegato al quotidiano Il Sole 24 Ore, una pubblicazione che illustra le tematiche affrontate nel seminario. Tra le altre iniziative promosse nel corso degli anni dalla Fondazione si segnalano la mostra “Cento anni di pubblicità al femminile” 1989; la mostra fotografica “La parità dimostrata: immagini, notizie, reportage di Marisa Bellisario” 1989; mostra fotografica “Roma-Brasilia” 1989; l’incontro “Tienanmen: un grido di libertà” 1990; Mostra “Le donne nella cultura europea (1840-1960) 1991.



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