La giornata dell’11 Ottobre, ha riaperto una stagione calda di mobilitazioni studentesche in tutta la penisola. Nella nostra città ci siamo riversati nelle strade con rabbia e gioia, per denunciare ancora una volta la situazione critica che il sistema formativo italiano mantiene da troppi anni a questa parte.
I definanziamenti, le privatizzazioni, la mancanza di diritti e libertà, sono le caratteristiche che accomunano le scuole in Italia. Ma noi con questo modello non abbiamo nulla in comune, non lo accettiamo e lottiamo perché crediamo che una scuola diversa sia possibile, dove il motore del cambiamento siano gli studenti stessi.
Siamo noi a vivere le scuole, esistono per permettere ai giovani di acquisire un’istruzione e una conoscenza tale da poter affrontare la vita da cittadini e non da sudditi.
E’ giusto allora che dobbiamo essere noi i primi a prendere parola ed essere ascoltati.
La scuola che ci viene offerta è statica e omologante, non va
oltre alla classica lezione frontale, e questo spesso la rende poco piacevole. Vogliamo che le scuole fungano da laboratori di idee e passioni, favorendo la crescita collettiva degli studenti. In questo senso, necessitiamo anche di spazi autogestiti che lo rendano possibile, e SE NON CE LI DANNO, NOI CE LI PRENDIAMO!
Chiediamo che le prove INVALSI vengano abolite in tutti i gradi di scuola, poiché rappresentano una grave minaccia per la formazione: Classificano studenti e istituti; imitano il sistema meritocratico statunitense; i metodi di insegnamento vengono subordinati alla preparazione per questi quiz (comprendono solo italiano e matematica), gravando sul percorso di ogni scuola. Per questi e altri motivi pretendiamo che vengano eliminate e siamo pronti a BOICOTTARLE!
Siamo stanchi di spendere ogni anno centinaia di euro per i libri di testo. L’istruzione è un diritto! deve essere accessibile da tutti/e! Vogliamo aprire delle vertenze che aiutino nella risoluzione di questo enorme problema.
Il trasporto pubblico gestito dall’ agenzia privata S.E.T.A. offre un servizio scadente, i costi sono troppo elevati per chi come gli studenti non ha reddito. La situazione è resa ancora più grave, dalla presenza sempre maggiore di controllori nelle fasce di orario scolastico, pronti a rifilare multe da 60 euro a chi sprovvisto di biglietto. Anche il trasporto è un diritto e noi non siamo portafogli da cui attingere!
Per queste ragioni, il 15 novembre (in occasione della giornata internazionale dello studente) a Reggio Emilia , in concomitanza con decine di città, scegliamo di TORNARE NELLE PIAZZE, invitando tutt* gli studenti e studentesse che come noi credono che non è delegando a istituzioni mistificatrici che le cose cambieranno, ma solo attraverso l’autorganizzazione dal basso è possibile pensare e agire per un’alternativa reale!
PER DIRITTI e LIBERTA’…AUTORGANIZZIAMOCI!
Studenti Autorganizzati Reggio Emilia
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