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Reggio: il pulmino del cambiamento fa tappa a spirito santo, san cristoforo e cannavo’

Creato il 01 marzo 2011 da Stefanoperri

 

canalepulminodi Stefano Perri, da www.strill.it - Continua il viaggio del candidato a Sindaco Massimo Canale nelle periferie di Reggio. Il “pulmino del cambiamento” questa volta ha fatto tappa nei quartieri di Spirito Santo e Cannavò, guidato dal grande entusiasmo di Massimo Canale e dei tanti cittadini che continuano a seguirlo nelle sue ormai abituali incursioni sul territorio. Quasi a voler richiamare la continuità con le recenti esperienze amministrative del centrosinistra reggino, il pulmino di Canale parte come ormai di consueto dalla stele dedicata al compianto Italo Falcomatà posta sul lungomare cittadino. La visita di oggi è dedicata alla zona di Reggio compresa tra il torrente Calopinace ed il Sant’Agata, nell’area collinare subito al di sopra del centro città. In primo luogo Canale ha deciso di fare tappa nel quartiere di Spirito Santo, dove il comitato, seguito da una folta rappresentanza di cittadini, ha fatto visita ai locali della mensa per i poveri gestita dalla locale parrocchia guidata da Don Pino Sorbara.
Associata al Banco alimentare, la mensa per i poveri rappresenta ormai da quattro anni un importante punto di riferimento per gli abitanti della zona che vivono difficoltà economiche. Anche in collaborazione con il Centro ascolto, gestito sempre dalla Parrocchia di Spirito Santo, la mensa offre ben 140 pasti al giorno, grazie al contributo dei tanti volontari che prestano la loro opera all’interno della struttura. Volontari che ogni giorno operano nel silenzio, contenti per una volta che la politica torni ad occuparsi di loro e soprattutto volga lo sguardo ai tanti cittadini, anche insospettabili, che si rivolgono alla mensa per sopperire ai disagi economici. Da questo punto di vista, il pulmino di Canale ha il merito di riuscire ad accendere i riflettori su realtà spesso sconosciute, che vivono nell’ombra, ma che offrono un servizio indispensabile per l’intera comunità. E lo stesso vale anche per intere aree urbane spesso dimenticate, zone dove il tempo sembra essersi fermato, dove i servizi pubblici arrivano a singhiozzo, recando mille disagi ai cittadini che vi risiedono. Un esempio di incuria è di sicuro il rione dei caseggiati popolari nella zona al confine tra Spirito Santo e San Cristoforo, edilizia pubblica nella quale vivono circa 200 famiglie, le cosiddette “Cooperative Rosa”,  dove la delegazione guidata da Canale si è fermata a riscontrare gli enormi problemi dovuti al dissesto idrogeologico che causano al quartiere continui e dannosi allagamenti. Necessaria in questo caso, come sottolineano gli stessi cittadini incontrati da Canale, un’opera di bonifica completa dell’area, con l’incanalamento delle acque meteoriche, che spesso causano ingenti danni alle strade e alle abitazioni. Opera già inscritta all’interno del piano triennale per le opere pubbliche, ma effettivamente mai iniziata. Parlano i cittadini, si animano, raccontano al candidato Canale i loro disagi e le speranze che in questi anni hanno riposto nei confronti dell’amministrazione comunale, che avrebbe il compito di dare respiro all’intera area, riqualificandola e valorizzandola come effettivamente merita. Altro atavico problema, quello del completamento delle bretelle che dovrebbero collegare i versanti della Vallata del Calopinace con quella del Sant’Agata. Opera finanziata anni fa con il Decreto Reggio e ad oggi ancora incompleta. Ed un progetto esposto dal candidato a Sindaco durante la sua visita evidenzia anche la necessità di collegare le bretelle all’autostrada, un’idea proposta già anni fa da Canale, allora giovane consigliere comunale alle prime esperienze, alla Giunta guidata da Italo Falcomatà.
Il viaggio del pulmino è poi continuato tra le vie di Cannavò, facendo tappa presso un’altra incompiuta, la Piazza Fontana del quartiere, per poi dirigersi verso il borgo vecchio di Cannavò, un’area resa inagibile dall’alluvione del 1952 e tutt’oggi abitata da più di cento persone, dimenticate. Sembra di stare in un altro mondo, eppure siamo a non più di 5 minuti dal centro cittadino. Il borgo è ormai diroccato, in parte franato, anche le strade principali dissestate e allagate ad ogni accenno di pioggia. Un viaggio in una Reggio dimenticata, una Reggio che non esiste, incredibilmente diversa da quella rappresentata dalle cartoline del Corso Garibaldi e del Lungomare, una Reggio che con grande calore accoglie il pulmino del cambiamento ed il candidato a sindaco Massimo Canale. Da oggi lui sono riposte le speranze dei tanti cittadini di Spirito Santo, San Cristoforo e Cannavò che hanno voluto accompagnarlo in questo viaggio. canalemensa canaletorrente

 



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