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Reggio, lamberti castronuovo: “da domani chiudiamo, scopelliti risolva la situazione”

Creato il 25 settembre 2010 da Stefanoperri

deblasidi Stefano Perri - E’ davvero un appello accorato quello che il Direttore Sanitario del Istituto Clinico De Blasi Eduardo Lamberti Castronuovo rivolge alle istituzioni calabresi durante la conferenza stampa convocata stamattina presso i locali del Laboratorio a Reggio Calabria. “Domani il Laboratorio è costretto a chiudere –  esordisce Lamberti – e non si tratta di una provocazione o di un atto di forza. Sono le decisioni dell’Asp a costringerci alla chiusura”.
Una conferenza stampa che si trasforma in una vera e propria assemblea aziendale, con la presenza di decine di lavoratori (sono 116 in tutto quelli a carico dell’Azienda, senza considerare l’indotto), di rappresentanti sindacali e di esponenti politici. Tutti concordi nell’affermare che la struttura messa in piedi dal Dottore Lamberti e dai suoi collaboratori rappresenta oggi l’eccellenza nel panorama sanitario in Calabria e sul territorio nazionale. Lamberti snocciola i dati di un’attività costata 30 anni di lavoro: lavoro, ingenti prestazioni (addirittura 1 milione e 150 mila esami effettuati nel 2009), strumentazione d’avanguardia, milioni di pazienti serviti negli anni, grande bacino occupazionale e mai un licenziamento. Numeri dietro i quali si cela, come evidenzia lo stesso Lamberti “un rapporto di fiducia con il paziente-cittadino improntato sulla professionalità e sulla stabilità negli anni”.“Non siamo contro nessuno – ci tiene a sottolineare il Direttore – anzi ci rivolgiamo al Presidente Scopelliti affinché possa ancora una volta dimostrare l’amore che lo lega a questa città risolvendo una volta per tutte questa situazione”. La decisione di serrare l’Azienda arriva infatti dopo che l’Asp, con la nuova gestione Squillacioti, ha negato il pagamento delle impegnative che sforano il budget annuale, secondo Lamberti erroneamente assegnato alla struttura. A fronte di un fatturato annuale di circa 4 milioni e 500 mila euro e di un monte stipendi di più di 3 milioni di euro,  l’Azienda Sanitaria rimborsa infatti al Laboratorio di analisi solo 2 milioni. Secondo i calcoli effettuati dalla struttura il rimborso dovrebbe invece essere di poco inferiore ai 4 milioni, dunque quasi il doppio di quello ad oggi effettivamente erogato.

“Ad oggi – dichiara Lamberti – abbiamo un debito con le banche di circa 5 milioni di euro. Questo perché nonostante non vi fosse negli anni l’adeguato rimborso da parte dell’Asp noi abbiamo sempre continuato a pagare i dipendenti. Non si tratta dunque di una battaglia personale. Il Laboratorio non può chiudere perché ne andrebbero di mezzo i lavoratori ed i pazienti che giustamente chiedono l’erogazione di un servizio cosi importante come quello da noi offerto.”

“Una vera e propria dichiarazione di guerra” cosi definisce Lamberti la notifica da parte dell’Asp alla sospensione del rimborso delle impegnative extrabudget.  “Oggi siamo costretti a chiudere – conclude il direttore – e solo il Governatore Scopelliti può risolvere la situazione. Se ne occupi al più presto o al contrario ci dica che è giusto che noi chiudiamo”.



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