Registrazione contratto di locazione on-line attenzione agli errori puo' costare caro !

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Sfogliando la Rassegna Stampa, mi è capitato di leggere la disavventura di un contribuente che ha registrato un contratto di affitto in via telematica due volte. Per un suo errore, a distanza di un mese, ha inviato lo stesso file di registrazione di un contratto di locazione perfettamente uguale (dati catastali, canone, parti, ecc), insomma un doppione!!!!!  Logicamente per la registrazione gli viene nuovamente addebitata sul conto corrente la cifra dl €. 200 (imposte e bolli).
Trascorsi tre giorni si accorge dell’errore e si reca immediatamente all’Agenzia delle Entrate e dopo una mattinata di file e code, gli viene detto da un dipendente: “serve un’istanza che riferiremo alla SOGEI perchè sicuramente il contratto non si può annullare perchè non esiste la procedura informatica che annulli un contratto se non previo pagamento di un F23 di 67 euro di risoluzione”. Pertanto, non solo il danno di 200 euro ma anche la beffa di altri 67 euro!!!!!
Inoltre si sente dire: “se la registrazione fosse stata fatta a mano allo sportello avremmo subito risolto”. Dopo qualche giorno l’impiegata dell’Agenzia delle Entrate, con fare soddisfatto e di chi si sente in ragione, gli dice: “Ha visto? Era come le dicevo: il contratto non si può annullare. Deve per forza procedere alla risoluzione”. Questa è stata la risposta avuta dalla SOGEI.
Ma allora, a cosa serve questa telematica? non serviva per la trasparenza, la velocità e la razionalizzazione dei costi? Se il contribuente ha l’obbligo di comunicare i dati catastali delle unità, si presuppone che la procedura debba riconoscere che su uno stesso oggetto si stanno registrando due contratti con i medesimi dati del catasto per cui il file duplicato dovrebbe essere scartato a monte. E invece no!! Più soldi lo Stato incassa e in qualsiasi modo, non importa, e meglio è.
Sarebbe bastata una semplice istanza dove il cittadino illustrava l’accaduto e l’Agenzia delle Entrate avrebbe potuto tranquillamente annullare il duplicato ma anche procedere al rimborso di quanto erroneamente versato a titolo di imposta di registro e di bolli. Ma forse è chiedere troppo……da mediareoggi.it di Massimo Montanari del 12 Aprile 2013