Sono alcune delle conclusioni di due rapporti pubblicati recentemente sull’Office for Standards in Education, Children’s Services and Skills (OFSTED), appartenente al Governo in cui si sottolinea che «le scuole cattoliche raggiungono costantemente un miglior punteggio rispetto alla media». Anche il Catholic Education Service for England and Wales (CESEW) ha diffuso quasi contemporaneamente una “Relazione di Dati del Censimento del 2009 per Scuole e Collegi” e un rapporto intitolato “Valore Aggiunto: il contributo distintivo dei Collegi e delle Scuole cattolici in Inghilterra” in cui si afferma che questo e il rapporto del OFSTED «ratificano chiaramente che l’educazione cattolica fornisce un importante contributo al futuro della nostra società (…) Confermano inoltre che il denaro dei contribuenti destinato alle scuole cattoliche è ben impiegato».
Oona Stannard, responsabile esecutivo e direttrice del CESEW, si è detta lieta di «verificare che i nostri sforzi sono valutati con punteggi visibilmente più alti nello sviluppo personale (…) Ottenere risultati positivi non va solo a beneficio degli alunni, dei quali il 30% circa non è cattolico, ma mostra anche che la Chiesa realizza un investimento sul futuro benessere della società attraverso le scuole cattoliche». Nell’area dello sviluppo personale e del benessere, sottolinea il rapporto, «la differenza maggiore si è registrata nella valutazione dello sviluppo spirituale, morale, sociale e culturale degli allievi, anche se le scuole cattoliche hanno ricevuto un miglior punteggio nel criterio relativo al godimento dell’istruzione da parte degli alunni, al loro comportamento e al contributo positivo che danno alla comunità locale». Questa categoria, in cui le scuole cattoliche mostrano un grande vantaggio rispetto alla concorrenza, influisce su altri elementi come uno stile di vita salutare, pratiche di sicurezza, assistenza, comportamento e benessere economico. In termini di efficacia generale, il 73% delle scuole secondarie è considerato eccellente o buono, rispetto al 60% delle scuole pubbliche. Nelle scuole primarie, il 74% di quelle cattoliche è stato considerato di spicco o buono, contro il 66% di quelle pubbliche. La notizia è riportata dall’Agenzia Zenit.