Nell’informare della faccenda, The Spiked, il magazine inglese non proprio filo-religioso (lo si è visto nella campagna che ha creato contro la Chiesa per lo “scandalo pedofilia”), ha scritto: «Non è molto facile simpatizzare con la BHA: la sua caccia alla religione ha acquisito una qualità quasi patologica. Secondo loro, il censimento nazionale distorce intenzionalmente i risultati. Questa questione non può aver distorto i risultati di molto e la questione del censimento è talmente vaga che si dubita che venga molto utilizzato per l’assegnazione burocratica delle risorse. Probabilmente questo non importa molto alla BHA però, l’obiettivo principale di questa iniziativa sembra essere solo quello di irritare i religiosi». E’ l’ormai noto “ateismo dello sberleffo”, promosso dai cosiddetti “New Atheist”. Continua però l’editoriale: «C’è qualcosa di un po ‘meschino in questo tipo di ateismo militante. La libertà delle persone di credere, la loro libertà di pensare, insomma la loro libertà di coscienza, non sembra per la BHA un qualcosa di cui tutti gli individui devono avere il diritto, ma è vista come un problema. Il “New Atheism”, in opposizione al suo predecessore più tollerante, è caratterizzato da un brutto ceppo di intolleranza». Comunque, concludono, «non siamo d’accordo con la crociata anti-religiosa della BHA, ma all’assocazione dovrebbe certamente essere consentito di perseguirla. Se vuole diffondere la Parola di Dawkins sui lati degli autobus o predicare al pubblico nelle stazioni ferroviarie, il BHA dovrebbe essere libera di farlo, così come noi siamo liberi di ignorare tutto ciò, di discutere con deridere la BHA».
Regno Unito: rifiutati gli slogan proselitistici della British Humanist Association
Creato il 14 marzo 2011 da UccronlinePotrebbero interessarti anche :