Regola prima: leggere.

Creato il 12 aprile 2013 da Camphora @StarbooksIt

Regola prima: leggere.
Regola seconda: leggere.
Regola terza: leggere ancora.
Regola quarta: rileggere.
Regola quinta…

Insomma, ci siamo capiti.
A parte la solita motivazione che se vuoi imparare a scrivere hai un sacco di maestri disponibili che ti possono insegnare cosa fare e cosa non fare, come affrontare certi trabocchetti e come uscire vivi da situazioni apparentemente senza sbocchi, e quei maestri li trovi sugli scaffali delle biblioteche, pazienti come non sarebbero stati nemmeno da vivi. A parte questo, sono convinto che chi legge (e legge con attenzione) a un certo punto riesca a vedere un po’ oltre, riesca a capire quando una storia è una semplice sequenza di eventi (magari lì per lì anche appassionante, ma che poi si dimentica in fretta) e quando invece è il pretesto per raccontare qualcosa di più grande e destinato a resistere al tempo.
Un bravo scrittore non scopre tutte le sue carte al primo giro, le nasconde un po’, fa in modo che se rileggi più volte i suoi romanzi ogni volta scopri qualcosa che non avevi notato prima. Un bravo scrittore è esigente e pretende che anche il suo lettore sia un minimo allenato. Il lettore della domenica infatti potrebbe arrendersi subito e ributtarsi nel best-seller di turno. Ed ecco anche perché i best-seller sono best-seller: perché sono rassicuranti, non hanno la pretesa di raccontarti niente più di quello che sta scritto da pagina 1 a pagina x, e non richiedono nessun tipo di allenamento. O al massimo sono loro l’allenamento prima della vera sfida che lanciano i classici: l’importante (almeno per quei lettori che sono anche aspiranti autori) è sentirsi, prima o poi, pronti a giocare davvero.



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